Positivo

https://w3id.org/arco/resource/AltoAdige/PhotographicHeritage/30011934 an entity of type: MovableCulturalProperty

Positivo
30 stampe analogiche in negativo su carta fotosensibile che compongono un'unica immagine capovolta di un condominio. Si tratta della fotografia di un condominio del quartiere Don Bosco di Bolzano, realizzata con il procedimento fotografico della stenoscopia il giorno 20 maggio 2013 durante il progetto 'Camera Cubica' di Nicolò Degiorgis per il Piccolo Museion - Cubo Garutti.. "Stenopeico: aggettivo oscuro, suona di tecnica o, peggio ancora, di medicina. Niente di tutto ciò. Nell'era della fotografia digitale sono ormai in pochi a sapere che cosa sia un 'foro stenopeico', quella minuscola fessura attraverso cui si impressionava la lastra degli apparecchi fotografici prima dell'introduzione dell'obiettivo a lenti. Il foro stenopeico porta all'origine della fotografia, alla 'camera oscura', quando le foto scattate alla veloce con macchine digitali e cellulari non esistevano. Il progetto 'Camera Cubica' di Nicolò Degiorgis per il Cubo Garutti nasce proprio con l'intento di far riscoprire questa antica tecnica, oggi dimenticata. Ma non solo: con il suo lavoro Degiorgis, artista fotografo di origine bolzanine, mira a far 'riscoprire' l'architettura del Piccolo Museion - Cubo Garutti situato nel quartiere Don Bosco. Attento a cogliere attraverso la fotografia le caratteristiche e le dinamiche di uno spazio sociale e pubblico specifico, per unire queste due riscoperte Nicolò Degiorgis ha utilizzato proprio l'architettura del Cubo Garutti e l'ha trasformata per l'occasione in un grande dispositivo fotografico, la camera oscura appunto, posto nello spazio pubblico. L'artista ha poi invitato gli abitanti del quartiere a scattare delle immagini dal Cubo-macchina e partecipare quindi ad una piccola magia. Le immagini emerse rappresentano il quartiere circostante, le sue architetture, lo spazio urbano e i suoi abitanti. La realtà che filtra dal piccolo diametro del foro stenopeico è però una realtà capovolta, vista in maniera diversa: non più come il quartiere vede il Cubo Garutti, ma come il Cubo Garutti vede il quartiere e i suoi abitanti. Tutti coloro che, come recita la frase di Alberto Garutti posta sul muro del Cubo, passando per di lì si sono soffermati a guardare il Cubo, hanno avuto la possibilità di essere fotografati e fotografare a loro volta con la Camera Cubica, portando a una partecipazione comunitaria nel quartiere." (Museion - Nicolò Degiorgis: Camera Cubica, 01/04/2013 – 23/06/2013)
2013/01/01-2013/12/31 
Positivo 
2343 
04 
Camera cubica 
(BZ) 
Positivo 
Foto: Nicolò Degiorgis 
carta fotosensibile 
fotografato (negativo) 
30 stampe analogiche in negativo su carta fotosensibile che compongono un'unica immagine capovolta di un condominio. Si tratta della fotografia di un condominio del quartiere Don Bosco di Bolzano, realizzata con il procedimento fotografico della stenoscopia il giorno 20 maggio 2013 durante il progetto 'Camera Cubica' di Nicolò Degiorgis per il Piccolo Museion - Cubo Garutti.. "Stenopeico: aggettivo oscuro, suona di tecnica o, peggio ancora, di medicina. Niente di tutto ciò. Nell'era della fotografia digitale sono ormai in pochi a sapere che cosa sia un 'foro stenopeico', quella minuscola fessura attraverso cui si impressionava la lastra degli apparecchi fotografici prima dell'introduzione dell'obiettivo a lenti. Il foro stenopeico porta all'origine della fotografia, alla 'camera oscura', quando le foto scattate alla veloce con macchine digitali e cellulari non esistevano. Il progetto 'Camera Cubica' di Nicolò Degiorgis per il Cubo Garutti nasce proprio con l'intento di far riscoprire questa antica tecnica, oggi dimenticata. Ma non solo: con il suo lavoro Degiorgis, artista fotografo di origine bolzanine, mira a far 'riscoprire' l'architettura del Piccolo Museion - Cubo Garutti situato nel quartiere Don Bosco. Attento a cogliere attraverso la fotografia le caratteristiche e le dinamiche di uno spazio sociale e pubblico specifico, per unire queste due riscoperte Nicolò Degiorgis ha utilizzato proprio l'architettura del Cubo Garutti e l'ha trasformata per l'occasione in un grande dispositivo fotografico, la camera oscura appunto, posto nello spazio pubblico. L'artista ha poi invitato gli abitanti del quartiere a scattare delle immagini dal Cubo-macchina e partecipare quindi ad una piccola magia. Le immagini emerse rappresentano il quartiere circostante, le sue architetture, lo spazio urbano e i suoi abitanti. La realtà che filtra dal piccolo diametro del foro stenopeico è però una realtà capovolta, vista in maniera diversa: non più come il quartiere vede il Cubo Garutti, ma come il Cubo Garutti vede il quartiere e i suoi abitanti. Tutti coloro che, come recita la frase di Alberto Garutti posta sul muro del Cubo, passando per di lì si sono soffermati a guardare il Cubo, hanno avuto la possibilità di essere fotografati e fotografare a loro volta con la Camera Cubica, portando a una partecipazione comunitaria nel quartiere." (Museion - Nicolò Degiorgis: Camera Cubica, 01/04/2013 – 23/06/2013) 

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