edificio, luogo ad uso pubblico - Milano (MI) (I-V sec. d.C)
https://w3id.org/arco/resource/ArchaeologicalProperty/0303253859 entità di tipo: ArchaeologicalProperty
edificio, luogo ad uso pubblico
enit
edificio, luogo ad uso pubblico - Milano (MI) (I-V sec. d.C)
I numerosi interventi moderni, in particolare proprio la costruzione dell’ex Albergo Diurno nel 1924, hanno notevolmente intaccato il deposito archeologico e resta sostanzialmente incerta l’interpretazione delle strutture ritrovate. Gli scavi hanno restituito i resti di uno o più edifici di epoca imperiale e tardo imperiale. In epoca imperiale viene effettuata una serie di interventi di bonifica del sottosuolo, tramite drenaggi di anfore, piani acciottolati, stesure di strati sovrapposti di limi e ghiaie, finalizzati alla realizzazione del sottofondo per la costruzione di un grande edificio. Di tale edificio, con murature in ciottoli e frammenti laterizi legati da malta tenace, sono stati identificati quattro ambienti, di cui uno più grande con due canalette. I due ambienti adiacenti, di forma stretta e allungata, sembrano collegati al vano principale tramite un piccolo corridoio. Altri resti di piccoli ambienti affiancati si trovano a sud di questi. Tutte le strutture portate alla luce hanno lo stesso allineamento NE-SW, ma le diversità nelle dimensioni e nella tecnica costruttiva fanno pensare a diverse destinazioni d'uso. A nord la tecnica costruttiva accurata e lo spessore dei muri (tra 0,80 e 1,20 m), che definiscono grandi ambienti, fanno ipotizzare la presenza di un edificio monumentale, forse di carattere pubblico. A sud la minore estensione dei vani, la tecnica costruttiva meno accurata e la larghezza inferiore delle murature (0,50 m) induce ad ipotizzare che si tratti di vani di servizio del medesimo edificio o ambienti di una domus. A nord dei quattro ambienti vi è una grande stanza quadrangolare dotata di pavimentazione in cocciopesto. L’ambiente sembra diviso in due settori da un muro E-W. Lacerti murari e residui di pavimentazioni in cocciopesto sono stati identificati sia a nord che a ovest di questo ambiente, lasciando supporre che l’impianto si sviluppasse ulteriormente. In un momento immediatamente successivo viene eliminata la divisione interna e creata una nuova pavimentazione in laterizi. In epoca tardo imperiale nel primo grande ambiente viene inserita una nuova canaletta, impostata sulle precedenti, e immediatamente a sud, in posizione adiacente all'ambiente, è costruita un'imponente struttura con andamento curvilineo, probabilmente un'esedra semicircolare. E’ realizzata in corsi regolari di ciottoli e frammenti di laterizi legati da malta tenace. Ampliamenti dei vani avvengono anche presso gli ambienti a sud
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I numerosi interventi moderni, in particolare proprio la costruzione dell’ex Albergo Diurno nel 1924, hanno notevolmente intaccato il deposito archeologico e resta sostanzialmente incerta l’interpretazione delle strutture ritrovate. Gli scavi hanno restituito i resti di uno o più edifici di epoca imperiale e tardo imperiale. In epoca imperiale viene effettuata una serie di interventi di bonifica del sottosuolo, tramite drenaggi di anfore, piani acciottolati, stesure di strati sovrapposti di limi e ghiaie, finalizzati alla realizzazione del sottofondo per la costruzione di un grande edificio. Di tale edificio, con murature in ciottoli e frammenti laterizi legati da malta tenace, sono stati identificati quattro ambienti, di cui uno più grande con due canalette. I due ambienti adiacenti, di forma stretta e allungata, sembrano collegati al vano principale tramite un piccolo corridoio. Altri resti di piccoli ambienti affiancati si trovano a sud di questi. Tutte le strutture portate alla luce hanno lo stesso allineamento NE-SW, ma le diversità nelle dimensioni e nella tecnica costruttiva fanno pensare a diverse destinazioni d'uso. A nord la tecnica costruttiva accurata e lo spessore dei muri (tra 0,80 e 1,20 m), che definiscono grandi ambienti, fanno ipotizzare la presenza di un edificio monumentale, forse di carattere pubblico. A sud la minore estensione dei vani, la tecnica costruttiva meno accurata e la larghezza inferiore delle murature (0,50 m) induce ad ipotizzare che si tratti di vani di servizio del medesimo edificio o ambienti di una domus. A nord dei quattro ambienti vi è una grande stanza quadrangolare dotata di pavimentazione in cocciopesto. L’ambiente sembra diviso in due settori da un muro E-W. Lacerti murari e residui di pavimentazioni in cocciopesto sono stati identificati sia a nord che a ovest di questo ambiente, lasciando supporre che l’impianto si sviluppasse ulteriormente. In un momento immediatamente successivo viene eliminata la divisione interna e creata una nuova pavimentazione in laterizi. In epoca tardo imperiale nel primo grande ambiente viene inserita una nuova canaletta, impostata sulle precedenti, e immediatamente a sud, in posizione adiacente all'ambiente, è costruita un'imponente struttura con andamento curvilineo, probabilmente un'esedra semicircolare. E’ realizzata in corsi regolari di ciottoli e frammenti di laterizi legati da malta tenace. Ampliamenti dei vani avvengono anche presso gli ambienti a sud
luogo ad uso pubblico
Milano (MI)
0303253859
edificio
proprietà Ente pubblico territoriale