Valle Lagorara (luogo di attività produttiva, cava) - Maissana (SP) (Preistoria)
https://w3id.org/arco/resource/ArchaeologicalProperty/0700309253 entità di tipo: ArchaeologicalProperty
luogo di attività produttiva, cava, sito individuato sulla base di scavo archeologico, Valle Lagorara
enit
Valle Lagorara (luogo di attività produttiva, cava) - Maissana (SP) (Preistoria)
Le indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria hanno individuato, nella valle del rio Lagorara a Maissana, la prima cava conosciuta di diaspro a cielo aperto, il cui utilizzo risale all'Età del Rame-Bronzo Antico. Il deposito archeologico ha restituito una enorme quantità di manufatti in diaspro rosso costituita per la maggior parte da residui di cavatura, schegge di lavorazione e bifacciali abbandonati durante la lavorazione. Il percorso, segnalato da pannelli, consente di attraversare l'area di estrazione e di osservare le successive fasi della cavatura, gli scarti della lavorazione e i ripari sotto roccia utilizzati dai cavatori. Dallo studio dei residui di lavorazione e delle tracce di cavatura è stato inoltre possibile ricostruire la catena operativa che portava alla produzione di punte di freccia. L’attività della cava non doveva produrre, in generale, prodotti finiti, ma semilavorati destinati a essere trasportati altrove per essere terminati. Il periodo di sfruttamento è stato collocato in un periodo che va tra il 3500 e il 2000 a.C. circa. Sia le datazioni radiocarboniche che la tipologia dei manufatti ritrovati lo confermano
Valle Lagorara (luogo di attività produttiva cava)
00309253
07
0700309253
cava di diaspro a cielo aperto
Le indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria hanno individuato, nella valle del rio Lagorara a Maissana, la prima cava conosciuta di diaspro a cielo aperto, il cui utilizzo risale all'Età del Rame-Bronzo Antico. Il deposito archeologico ha restituito una enorme quantità di manufatti in diaspro rosso costituita per la maggior parte da residui di cavatura, schegge di lavorazione e bifacciali abbandonati durante la lavorazione. Il percorso, segnalato da pannelli, consente di attraversare l'area di estrazione e di osservare le successive fasi della cavatura, gli scarti della lavorazione e i ripari sotto roccia utilizzati dai cavatori. Dallo studio dei residui di lavorazione e delle tracce di cavatura è stato inoltre possibile ricostruire la catena operativa che portava alla produzione di punte di freccia. L’attività della cava non doveva produrre, in generale, prodotti finiti, ma semilavorati destinati a essere trasportati altrove per essere terminati. Il periodo di sfruttamento è stato collocato in un periodo che va tra il 3500 e il 2000 a.C. circa. Sia le datazioni radiocarboniche che la tipologia dei manufatti ritrovati lo confermano
Valle Lagorara
Maissana (SP)
0700309253
luogo di attività produttiva cava
proprietà Stato
bibliografia specifica: Maggi R., Campana N - 2002