cinturone, Vindonissa (sec. I)
https://w3id.org/arco/resource/ArchaeologicalProperty/1500919502 an entity of type: ArchaeologicalProperty
cinturone, Vindonissa
cinturone, Vindonissa (sec. I)
cinturone, Vindonissa (sec. I)
64 d.C-79 d.C
Elaborato rivestimento in argento e rame di un cinturone a placche mobili montate su un’anima probabilmente di cuoio (qui non conservata). Il rivestimento si compone di placchette quadrate alternate a più rari medaglioni circolari (79121_B); dal cinturone scendevano anche le pteryges (apron), anch'esse presumibilmente in cuoio o pelle, con applicazioni in argento in forma di frange, con bulle circolari a rilievo di differente diametro, alle quali erano agganciati in basso dischi sospesi (pensilia) in forma di pelta o di crescente lunare (79121_A). In corrispondenza dell’incavo di ciascuna pelta si vedono altre bulle circolari che sembrano a loro volta pendenti
cinturone (Vindonissa)
E 3824
79121
00919502
15
1500919502
Questo reperto fu associato allo scheletro n. 26 dell'Antica Spiaggia, denominato nella pubblicazione di Luigi Capasso «Il soldato» (Maggi 1985, p. 67; Capasso 2001, p. 249 n. 26); ritrovato il 7 agosto del 1982, in corrispondenza del fornice 8, è stato classificato come uomo adulto (tra i 40 ed i 45 anni), forse un pretoriano (U. Pappalardo, Soldaten fra Herculaneum, in Sfinx 32/2009, 2009, pp. 160- 162). La vittima fu individuata in posizione prona, con entrambe le braccia piegate in avanti e il volto schiacciato a terra: tutti indici di una caduta violenta e subitanea sotto la spinta di una forza abbattutasi sulle spalle, forse lo spostamento d’aria connesso all’arrivo del flusso piroclastico. Nei primi dati editi, il soldato di Ercolano è indicato come provvisto di due cinturoni: uno alla vita e uno arrotolato intorno al fodero del gladio (inv. 79094). L’evidenza archeologica così come presentata nello studio a firma F. Sirano, non sembra consentire con questa ipotesi ma individua piuttosto un unico oggetto, provvisto di una decorazione applicata (catena), indicando a confronto il dato iconografico fornito dalla stele di Annaius Daverzus da Bingen (Bishop 2016, p. 706). Il cinturone (balteum militare) è affine al tipo cd «Vindonissa» dal luogo di ritrovamento di una serie di lamine in bronzo assegnate a soldati della XIII legione, e datati al regno di Tiberio (Bishop-Coulston 2006, pp. 105). Da Ercolano, e in modo residuale anche da Pompei, provengono inoltre alcune lamine di cinturone recuperate durante gli scavi borbonici del XVIII secolo, oggi al MANN che rimandano alla medesima tipologia (E. Künzl, Cingula di Ercolano e Pompei, in Cronache Pompeiane 3/1977, pp. 177-197; pp. 179-183, nn. 1-4; figg. 1-4)
Elaborato rivestimento in argento e rame di un cinturone a placche mobili montate su un’anima probabilmente di cuoio (qui non conservata). Il rivestimento si compone di placchette quadrate alternate a più rari medaglioni circolari (79121_B); dal cinturone scendevano anche le pteryges (apron), anch'esse presumibilmente in cuoio o pelle, con applicazioni in argento in forma di frange, con bulle circolari a rilievo di differente diametro, alle quali erano agganciati in basso dischi sospesi (pensilia) in forma di pelta o di crescente lunare (79121_A). In corrispondenza dell’incavo di ciascuna pelta si vedono altre bulle circolari che sembrano a loro volta pendenti
cinturone
Ercolano (NA)
1500919502
cinturone vindonissa
proprietà Stato
bronzo/ agemina
a bassorilievo
argento/ fusione a forma piena/ ageminatura
bibliografia di confronto: Bishop M.C. - Coulston J.N - 2006
bibliografia specifica: De Carolis E - 2003
bibliografia specifica: Roberts P - 2013
bibliografia specifica: Sirano F - 2021