panificio, Forno a vapore Amedeo Giusti (primo quarto XIX)
https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0901394923 an entity of type: ArchitecturalOrLandscapeHeritage
Forno a vapore Amedeo Giusti
panificio, Forno a vapore Amedeo Giusti (primo quarto XIX)
panificio, Forno a vapore Amedeo Giusti (primo quarto XIX)
1823/00/00-1823/00/00
Nel 1800 nel Decanato di S. Michele aveva sede uno dei tre Seminari di Lucca e il forno, allora gestito da Michelangelo Larini, probabilmente riforniva di pane i Seminari. Non a caso i locali dove opera ancora il “Panificio Giusti” sono contrassegnati dalla scritta “OPA S.M. 1771” e al loro interno è conservata una copia molto antica del Volto Santo in cartapesta. Da ricerche effettuate presso l’Archivio di Stato di Lucca, all’interno dei locali si potevano individuare la “bottega di fornaio”, la “bottega da mugnaio”, la “stanza per uso di legnaia” e la “stanza terrena per custodire gli arredi sacri”
panificio
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Il Forno a vapore Amedeo Giusti, ancora oggi conosciuto come “Panificio Giusti”, nasce nel 1823 a Lucca, in San Michele, per opera di Michelangelo Larini. L’attività di panificio è stata portata avanti per quasi 200 anni negli stessi locali. All’inizio del 1900 l’allora trentenne Amedeo Giusti acquistò il forno di via S. Lucia e lo trasformò puntando, così come accade oggi a un secolo di distanza, sul forno a vapore, come scritto a chiare lettere dorate sull’insegna in stile liberty, con decorazioni floreali ai caratteri delle lettere su sfondo rosso scuro. La sua fama si diffuse ben presto e, negli anni successivi, fu aperto un secondo panificio in via della Stufa. Nel 1943, in piena Seconda guerra mondiale, iniziò la gestione di Guido, figlio di Amedeo, che insieme alla madre Enrichetta rifornivano di pane la città, alimento principe in un periodo di grande miseria, iniziando anche la vendita al dettaglio di quanto prodotto. Nel corso del tempo fu poi ampliata la superficie di vendita del panificio, andando a occupare parte della zona destinata alla cottura del pane, che a quel tempo era esclusivamente a legna. La famiglia Giusti gestì l’attività fino al 1975, quando il forno fu rilevato da due dipendenti di Guido, Giuliano Rugani e Marino Dianda, che portarono avanti con successo la gestione fino al 1999 quando, per raggiunti limiti di età, Marino lasciò la gestione del panificio alla figlia Monica, che ancora oggi conduce l’attività insieme a Giuliano Rugani e al marito Luca Nardi. Tuttora la produzione del pane avviene nel rispetto della tradizione, ma è stata ampliata e diversificata: il forno produce 45 tipi di pane e decine di tipi di focaccia, biscotti, panini farciti, dolci
Nel 1800 nel Decanato di S. Michele aveva sede uno dei tre Seminari di Lucca e il forno, allora gestito da Michelangelo Larini, probabilmente riforniva di pane i Seminari. Non a caso i locali dove opera ancora il “Panificio Giusti” sono contrassegnati dalla scritta “OPA S.M. 1771” e al loro interno è conservata una copia molto antica del Volto Santo in cartapesta. Da ricerche effettuate presso l’Archivio di Stato di Lucca, all’interno dei locali si potevano individuare la “bottega di fornaio”, la “bottega da mugnaio”, la “stanza per uso di legnaia” e la “stanza terrena per custodire gli arredi sacri”
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Forno a vapore Amedeo Giusti
0901394923
panificio