centro storico, collinare, Somma Vesuviana, Somma (denominazione storica, 1150) (I)
https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1500916533 an entity of type: ArchitecturalOrLandscapeHeritage
Somma Vesuviana, Somma (denominazione storica, 1150)
centro storico, collinare, Somma Vesuviana, Somma (denominazione storica, 1150) (I)
centro storico, collinare, Somma Vesuviana, Somma (denominazione storica, 1150) (I)
Somma Vesuviana è una cittadina collinare di antica origine, con una vocazione rurale in declino e un apparato industriale in via di sviluppo. Il capoluogo comunale, originariamente raccolto ai piedi del castello, si è sviluppato in pianura sconfinando nei comuni di Brusciano, Marigliano, Ottaviano, Sant'Anastasia e Scisciano; anche la località di Fornaro si è ampliata fino a toccare Pomigliano d'Arco e Castello di Cisterna. Il profilo geometrico del territorio comunale, caratterizzato prevalentemente da dolci ondulazioni, si impenna in corrispondenza del vulcano Somma-Vesuvio, situato nella parte meridionale del comprensorio sommese; la ricca vegetazione di boschi cedui che copre le pendici del monte lascia il posto, nella zona pianeggiante, a un intreccio indisciplinato di orti, frutteti e insediamenti umani
centro storico collinare
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Denominato Somma fino al 1863 e menzionato nel Catalogus Baronum (1150-1168). Nel 79 d.C. le case, i templi e la famosa villa nella quale forse morì Ottaviano Augusto, ancora oggi sepolta, vennero distrutti da un'eruzione del Vesuvio. Durante il Medioevo il borgo crebbe d'importanza soprattutto in età angioina e aragonese, dipendendo direttamente dal demanio regio. Nel Cinquecento cessò di essere dimora di reali e dopo pochi anni divenne ducato. Subì l'eruzione del Vesuvio del 1631, in occasione della quale crollarono in parte la chiesa di Santa Maria a Castello e la collegiata. Nel 1752 Carlo III di Borbone ordinò che la curia di Nola le conferisse il titolo di città; successivamente fu quasi completamente distrutta dall'eruzione del 1794. Il sisma del 1980 causò danni non gravi in tutto il territorio comunale. Tra le testimonianze artistiche spicca il complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo, fatto erigere dalla regina Giovanna d'Aragona e consacrato nel 1575: vi si possono ammirare il chiostro seicentesco, gli affreschi della cripta, risalenti ai secoli XIV e XV, e una scultura lignea policroma del 1518. Interessante è anche la chiesa di Santa Domenica: sorta nei secoli XIII e XIV ma rimaneggiata in epoche successive, conserva l'antico campanile cuspidato dotato di monofore e, nella collegiata, un pregevole polittico cinquecentesco raffigurante la Madonna con il Bambino. Degne di nota sono poi le fortificazioni aragonesi del 1461 e il sito archeologico in località Starza della Regina, con i resti di un edificio romano di età augustea
Somma Vesuviana è una cittadina collinare di antica origine, con una vocazione rurale in declino e un apparato industriale in via di sviluppo. Il capoluogo comunale, originariamente raccolto ai piedi del castello, si è sviluppato in pianura sconfinando nei comuni di Brusciano, Marigliano, Ottaviano, Sant'Anastasia e Scisciano; anche la località di Fornaro si è ampliata fino a toccare Pomigliano d'Arco e Castello di Cisterna. Il profilo geometrico del territorio comunale, caratterizzato prevalentemente da dolci ondulazioni, si impenna in corrispondenza del vulcano Somma-Vesuvio, situato nella parte meridionale del comprensorio sommese; la ricca vegetazione di boschi cedui che copre le pendici del monte lascia il posto, nella zona pianeggiante, a un intreccio indisciplinato di orti, frutteti e insediamenti umani
Somma Vesuviana Somma (denominazione storica, 1150)
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