centro storico, di pianura, agricolo, Cursi, Cursiomnium (denominazione storica), Cursori (denominazione storica) ((?) III a.C)

https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1600365536 an entity of type: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

Cursi, Cursiomnium (denominazione storica), Cursori (denominazione storica)
centro storico, di pianura, agricolo, Cursi, Cursiomnium (denominazione storica), Cursori (denominazione storica) ((?) III a.C) 
centro storico, di pianura, agricolo, Cursi, Cursiomnium (denominazione storica), Cursori (denominazione storica) ((?) III a.C) 
Centro di pianura, di origine antica. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la Chiesa della Madonna della Consolazione, la cui costruzione è da far risalire alla seconda metà del XV secolo; la Cripta di Santo Stefano (XI-XIII secolo), testimonianza della presenza dei monaci basiliani nel Salento; la Chiesa di Santa Lucia costruita nel 1875 sul luogo di un'antica chiesa; l’ottocentesca Chiesa matrice di San Nicola, che ha sostituito l’antico edificio cinquecentesco; la torre dell’orologio, realizzata nel 1605, visibile di fronte alla chiesa matrice; la piccola Chiesa di Santa Marina costruita nella prima metà del XX secolo su una chiesa preesistente; l’ex Convento di Sant’Antonio Abate dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, già citato nelle fonti del 1484; il palazzo feudale, edificato nella seconda metà del XV secolo dal barone Filippo Antonio Maramonte 
centro storico di pianura, agricolo 
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La zona fu frequentata sin da epoche remote ma il centro vero e proprio sorse durante l’Impero Romano ed assolse la funzione di stazione per la comunicazione, mansio militaris di "corrieri", i quali trasmettevano i dispacci militari alle legioni dislocate a Lupiae (Lecce) e nel sud Salento. Durante il periodo normanno Cursi entrò a far parte del feudo della chiesa arcivescovile di Otranto fino all'arrivo degli Angioini, che la divisero in tre parti. Nel corso del XIV secolo appartenne alla famiglia De Hugot. Agli inizi del XVI secolo il feudo passò a Maria Quatrara, che lo ereditò da Bellisario Maramonte. Nel 1534 Cursi fu infeudato alla famiglia Bellotti, passò poi ai Brayda. Nel 1610 divenne nuovamente proprietà dei Maramonte che l'anno successivo lo cedettero ai Ventura. Nel 1635 divenne possedimento di Girolamo Acquaviva, conte di Conversano. Nel 1661 il feudo fu eletto in principato ed acquisito dalla famiglia Cicinelli-Caracciolo, già duchi di Grottaglie e baroni di Neviano, che furono gli ultimi feudatari fino all'eversione della feudalità avvenuta nel 1806. Annessa al regno d'Italia al termine del restaurato governo borbonico, partecipò alle vicende nazionali e internazionali nella seconda metà dell'Ottocento e nel Novecento 
Centro di pianura, di origine antica. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la Chiesa della Madonna della Consolazione, la cui costruzione è da far risalire alla seconda metà del XV secolo; la Cripta di Santo Stefano (XI-XIII secolo), testimonianza della presenza dei monaci basiliani nel Salento; la Chiesa di Santa Lucia costruita nel 1875 sul luogo di un'antica chiesa; l’ottocentesca Chiesa matrice di San Nicola, che ha sostituito l’antico edificio cinquecentesco; la torre dell’orologio, realizzata nel 1605, visibile di fronte alla chiesa matrice; la piccola Chiesa di Santa Marina costruita nella prima metà del XX secolo su una chiesa preesistente; l’ex Convento di Sant’Antonio Abate dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, già citato nelle fonti del 1484; il palazzo feudale, edificato nella seconda metà del XV secolo dal barone Filippo Antonio Maramonte 
Cursi Cursiomnium (denominazione storica) Cursori (denominazione storica) 
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centro storico di pianura, agricolo 

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