santuario, in perpetuo, Santuario Santa Maria della Palomba (XIII)

https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/17iccd_modi_0650472131271 an entity of type: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

Il Santuario dedicato a Santa Maria della Palomba dista pochi chilometri dal centro di Matera e prende questo nome dalla rappresentazione di una colomba (chiamata la Palomba) sul portale. La costruzione del luogo sacro risale alla fine del XVI secolo, anche se il culto della Madonna, affrescata al suo interno, potrebbe essere più antico (tra il XIII ed il XIV secolo). Il luogo di culto ha conosciuto più volte l’abbandono, alternato a brevi periodi floridi, fino ai tempi moderni. Il 10 aprile 1977 Mons. Michele Giordano ha elevato «in perpetuo» la chiesa di Santa Maria della Palomba alla dignità di Santuario Diocesano. La festa principale si celebra il giorno di Pentecoste e l’8 settembre
santuario, in perpetuo, Santuario Santa Maria della Palomba (XIII) 
santuario, in perpetuo, Santuario Santa Maria della Palomba (XIII) 
santuario in perpetuo 
La storia di questo luogo di culto è disseminata di periodi di abbandono in alternanza a periodi di splendore. L’evento più importante riguardano gli eventi miracolosi avvenuti nel 1579 al cospetto dell’affresco della Madonna con Bambino; fu poi l’Arcivescovo Mons. Saraceno a richiedere la costruzione del nuovo edificio con l’intenzione di favorire il culto di Santa Maria della Palomba 
Nei pressi del Santuario, in un’ampia cava di tufo, è presente il Parco Scultura “La Palomba”. Nato da un’iniziativa di Antonio Paradiso, il parco sorge in uno spazio di sei ettari ex sito paleolitico, trasformato successivamente in una cava di tufo ed infine in un’opera antropologica. La galleria comprende opere degli artisti Carrino, Coletta, Moinolfi, Mattiacci, Nagasawa, Paradiso, Spagnulo, Straciolli e Trotta 
Il Santuario dedicato a Santa Maria della Palomba dista pochi chilometri dal centro di Matera e prende questo nome dalla rappresentazione di una colomba (chiamata la Palomba) sul portale. La costruzione del luogo sacro risale alla fine del XVI secolo, anche se il culto della Madonna, affrescata al suo interno, potrebbe essere più antico (tra il XIII ed il XIV secolo). Il luogo di culto ha conosciuto più volte l’abbandono, alternato a brevi periodi floridi, fino ai tempi moderni. Il 10 aprile 1977 Mons. Michele Giordano ha elevato «in perpetuo» la chiesa di Santa Maria della Palomba alla dignità di Santuario Diocesano. La festa principale si celebra il giorno di Pentecoste e l’8 settembre 
Santuario Santa Maria della Palomba 
ICCD_MODI_0650472131271 
santuario in perpetuo 
proprietà Ente religioso cattolico 

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