santuario, mariano, diocesano, Santuario di Santa Maria Assunta in Cielo (VI)
https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/18iccd_modi_7937821318271 an entity of type: ArchitecturalOrLandscapeHeritage
Il luogo sacro sorge nella parte alta dell'abitato di Nicotera. Fu insignita dell'appellativo di "Cattedrale di Santa Maria Assunta" quando Nicotera era diocesi a se stante, oggi Concattedrale. Il 2 agosto 1996 (Prot. N. 4/96/D) Mons. Domenico Tarcisio Cortese ha insignito la Chiesa Concattedrale di Nicotera alla dignità di Santuario Mariano Diocesano con il titolo di "Santa Maria Assunta in Cielo". La festa principale si svolge il 15 agosto e viene portata in processione una pregevole statua lignea, commissionata il 14 novembre 1747 dal Vescovo Francesco Franco, opera dello scultore napoletano Domenico Muollo, raffigurante Santa Maria Assunta sorretta da angeli, posta su una base lignea ottocentesca realizzata dai fratelli Scrivo, patrona della città di Nicotera
santuario, mariano, diocesano, Santuario di Santa Maria Assunta in Cielo (VI)
santuario, mariano, diocesano, Santuario di Santa Maria Assunta in Cielo (VI)
santuario mariano, diocesano
La tradizione vuole che la prima Chiesa Cattedrale e l'Episcopio sorgessero sulle rovine di un antico tempio greco dedicato a Diana ubicato nella pianura sottostante l'attuale cittadina di Nicotera. Secondo il cappuccino Giovanni Fiore da Cropani, le prime memorie di una sede vescovile a Nicotera risalgono al 596, anno in cui il primo Vescovo Procolo fu incaricato da Papa Gregorio a risolvere la controversia insorta tra Bonifacio, Vescovo di Reggio ed il Clero della città stessa. La ricostruzione fu voluta da Roberto il Guiscardo nel 1065 che volle dedicarla alla "Madonna di Romania" in stile normanno ad unica navata, ai lati si aprivano delle cappelle. La struttura subì molti attacchi da saraceni e nel 1304 fu soppressa e ridotta a chiesa collegiale per circa novant'anni, e a causa della morte del Vescovo Antonio fu aggregata prima a Mileto e poi a Reggio Calabria. Il 16 agosto 1392 Bonifacio IX, grazie all'intervento del signore di Nicotera Enrico Sanseverino, riqualificò la Cattedrale e concesse a Nicotera il titolo di città. Alla fine del XVI secolo il Vescovo Ottavio Capace fece ristrutturare l'edificio che fu consacrato il 2 luglio 1610 e intitolato a "Santa Maria Assunta in Cielo". Nel 1638 Nicotera fu assalita e saccheggiata dai Turchi, i quali distrussero l'edificio e i beni custoditi all'interno danneggiati, come il Crocifisso ligneo del XVI secolo che reca i segni di sette colpi di arma da fuoco. La chiesa fu ristrutturata nel 1747 e nel 1749, distrutta da un incendio. Il terremoto del 1783 distrusse il luogo sacro che fu ricostruito, con l'attuale forma, e concluso nel 1785 su progetto dell'allievo di Vanvitelli, Ermenegildo Sintes
Il luogo sacro sorge nella parte alta dell'abitato di Nicotera. Fu insignita dell'appellativo di "Cattedrale di Santa Maria Assunta" quando Nicotera era diocesi a se stante, oggi Concattedrale. Il 2 agosto 1996 (Prot. N. 4/96/D) Mons. Domenico Tarcisio Cortese ha insignito la Chiesa Concattedrale di Nicotera alla dignità di Santuario Mariano Diocesano con il titolo di "Santa Maria Assunta in Cielo". La festa principale si svolge il 15 agosto e viene portata in processione una pregevole statua lignea, commissionata il 14 novembre 1747 dal Vescovo Francesco Franco, opera dello scultore napoletano Domenico Muollo, raffigurante Santa Maria Assunta sorretta da angeli, posta su una base lignea ottocentesca realizzata dai fratelli Scrivo, patrona della città di Nicotera
Santuario di Santa Maria Assunta in Cielo
ICCD_MODI_7937821318271
santuario mariano, diocesano
proprietà Ente religioso cattolico