villa Eleonora (villa, extraurbana) - Noto (SR)

https://w3id.org/arco/resource/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1900115095 entità di tipo: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

villa, extraurbana, villa Eleonora
enit
villa Eleonora (villa, extraurbana) - Noto (SR)  
-1802/00/00 
1877/00/00- 
1900/00/00-1987/06/30 
1939/00/00- 
Dal prospetto principale e dai due laterali è leggibile il volume prismatico coperto a falde dei due sottotetti dei vani sui lati nord e sud. In realtà questo volume è solo apparente perché i vani in questione hanno una copertura piana a terrazza e lo spazio che si legge dai prospetti è quello delimitato appunto dagli alti parapetti della terrazza. L'inganno è voluto: si è cercato di mantenere la stessa apparente volumetria anche quando alle finte volte sono stati sostituiti dei solai piani. La sommità dei parapetti sagomati a falda è stata quindi rifinita con coppi che visti dal basso simulano proprio l'effetto di una copertura. Nel prospetto sud sono stati lasciati addirittura gli infissi nelle aperture del sottotetto ed è qui che l'effetto della simulazione è ancor più convincente.L'organizzazione spaziale della villa, che ha mantenuto in linea generale l'impianto originario, è caratterizzato in tutti e tre i piani da una distribuzione regolare all'interno di una maglia costituita dai muri di spina e che determina una tripartizione secondo i lati corti dell'edificio. Il piano terra, che ha mantenuto più che gli altri due, l'organizzazione spaziale originaria, presenta uno scalone centrale di servizio al piano superiore e concluso da una volta a botte. Simmetricamente ad esso, sono distribuiti una serie di vani rettangolari di varia dimensione ma speculari rispetto all'asse E-O; essi hanno accessi differenziati lungo i prospetti o all'interno dei portici e sono conclusi da volte a botte o a botte con lunette. Due dei vani porticati, conclusi da volte a crociera, sono disposti simmetricamente allo scalone, il terzo è al centro del prospetto est. Il piano superiore, è caratterizzato da spazi che ricalcano quelli sottostanti da cui però si differenziano perché conclusi da solai piani; tale situazione si riscontra anche all'ultimo livello che, occupando solo una parte dell'intera planimetria della villa, è servito da uno scalone che si sviluppa parallelamente a quello sottostante ma che è concluso da un solaio piano. La restante area di questo livello, è lasciata a terrazza a livelli sfalsati. Le ali con arcate, che caratterizzano il prospetto principale, determinano una quinta architettonica e sono fruibili anche spazialmente a causa del loro spessore. A piano terra, infatti, gli archi a tutto sesto di attraversamento verso i giardini posteriori, aggettano ruotando la loro superficie cosicché si determinano due passaggi conclusi da una volta a botte a tutto sesto. Al piano superiore tale quinta è percorribile caratterizzandosi come terrazza di servizio alla casa 
villa Eleonora (villa extraurbana)villa ( extraurbana) 
00115095 
19 
1900115095 
Dal prospetto principale e dai due laterali è leggibile il volume prismatico coperto a falde dei due sottotetti dei vani sui lati nord e sud. In realtà questo volume è solo apparente perché i vani in questione hanno una copertura piana a terrazza e lo spazio che si legge dai prospetti è quello delimitato appunto dagli alti parapetti della terrazza. L'inganno è voluto: si è cercato di mantenere la stessa apparente volumetria anche quando alle finte volte sono stati sostituiti dei solai piani. La sommità dei parapetti sagomati a falda è stata quindi rifinita con coppi che visti dal basso simulano proprio l'effetto di una copertura. Nel prospetto sud sono stati lasciati addirittura gli infissi nelle aperture del sottotetto ed è qui che l'effetto della simulazione è ancor più convincente.L'organizzazione spaziale della villa, che ha mantenuto in linea generale l'impianto originario, è caratterizzato in tutti e tre i piani da una distribuzione regolare all'interno di una maglia costituita dai muri di spina e che determina una tripartizione secondo i lati corti dell'edificio. Il piano terra, che ha mantenuto più che gli altri due, l'organizzazione spaziale originaria, presenta uno scalone centrale di servizio al piano superiore e concluso da una volta a botte. Simmetricamente ad esso, sono distribuiti una serie di vani rettangolari di varia dimensione ma speculari rispetto all'asse E-O; essi hanno accessi differenziati lungo i prospetti o all'interno dei portici e sono conclusi da volte a botte o a botte con lunette. Due dei vani porticati, conclusi da volte a crociera, sono disposti simmetricamente allo scalone, il terzo è al centro del prospetto est. Il piano superiore, è caratterizzato da spazi che ricalcano quelli sottostanti da cui però si differenziano perché conclusi da solai piani; tale situazione si riscontra anche all'ultimo livello che, occupando solo una parte dell'intera planimetria della villa, è servito da uno scalone che si sviluppa parallelamente a quello sottostante ma che è concluso da un solaio piano. La restante area di questo livello, è lasciata a terrazza a livelli sfalsati. Le ali con arcate, che caratterizzano il prospetto principale, determinano una quinta architettonica e sono fruibili anche spazialmente a causa del loro spessore. A piano terra, infatti, gli archi a tutto sesto di attraversamento verso i giardini posteriori, aggettano ruotando la loro superficie cosicché si determinano due passaggi conclusi da una volta a botte a tutto sesto. Al piano superiore tale quinta è percorribile caratterizzandosi come terrazza di servizio alla casa 
villa Eleonora 
Noto (SR) 
1900115095 
villa-extraurbana 
proprietà privata 
bibliografia di corredo: Mauceri L - 1910 
bibliografia specifica: Barbano M. S - 1982 
bibliografia specifica: Di Blasi L - 1982 
bibliografia specifica: Passarello Gaetano - 1976 
bibliografia specifica: Tobriner Stephen - 1989 
bibliografia specifica: Santocono Russo, Gioacchino - 1968 
bibliografia di corredo: Arezzo Prado Vincenzo - 1862 
bibliografia di corredo: Carbone S., Grasso M., Lentini F - 1986 
bibliografia specifica: Lentini F., Vezzani L - 1978 
bibliografia di corredo: Lentini F., Carbone S., Grasso M - 1987 
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seguo le relazioni inverse