Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna"

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Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna" 
Il Museo rappresenta con le sue collezioni un punto di riferimento culturale, archeologico ed antropologico della Sardegna settentrionale ed è intitolato all’omonimo imprenditore e politico sassarese a cui si deve parte della collezione archeologica esposta. La raccolta museale, con oggetti che vanno dal Paleolitico alla fine del Medioevo ed Età Moderna, si è arricchita nel corso degli anni con un’importante sezione etnografica che comprende tessuti, legni, ceramiche e abiti tradizionali donati da Gavino Clemente, da Zely Bertolio e da altri privati, che lo connotano anche come Museo etnografico. Istituito nel 1878 come Regio Museo Antiquario, divenne nel 1931 Regio Museo di antichità ed arte Giovanni Antonio Sanna, trovando un’adeguata sede espositiva in un edificio appositamente costruito. Alla prima donazione si aggiunsero negli anni altre collezioni private e nuovi reperti, emersi grazie alle numerose campagne di scavo condotte sul territorio. L’esigenza di nuovi spazi espositivi portò nel 1973 all'ampliamento dell'edificio, determinando così un nuovo assetto. Nel 2000 è stata inaugurata la sezione medievale e nel 2011, dopo oltre vent’anni di chiusura, dovuta a problemi di conservazione dei materiali, è stata riaperta la sezione etnografica. La collezione del Museo è ricca e articolata, composta da due sezioni principali: archeologica ed etnografica. La parte archeologica narra l’archeologia e la storia dell’area settentrionale della Sardegna a partire dal Paleolitico inferiore e le culture preistoriche sarde fino all’epoca medievale. Sono particolarmente pregiate all’interno di questa sezione le sale dedicate al tempio prenuragico di Monte D’Accoddi e quella romana che espone reperti provenienti dalla colonia romana di Turris Libisonis, oggi Porto Torres. La collezione etnografica è la più antica presente in Sardegna e raccoglie tessuti, gioielli, canestri, abiti e arredi, testimonianze dei modi tradizionali del vivere quotidiano nell’Isola. Il percorso espositivo cronologico si alterna a quello topografico, arricchito da utili supporti didattici tra cui plastici, calchi ed un ologramma. Il Museo, dopo i lavori di ristrutturazione e di riprogettazione dell'allestimento avviati nel 2016, ha riaperto al pubblico nel 2022 
DBunicoCG20261 
Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna" 

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