botte - ambito astigiano (sec. XX)
https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/0100039689 entità di tipo: DemoEthnoAnthropologicalHeritage
botte
enit
botte - ambito astigiano (sec. XX)
La botte è di forma cilindrica e panciuta. E' formata da due fondi e dalle doghe accostate e tenute insieme tramite quattro cerchi in ferro fissati con chiodi ribattuti. Per faciltare il trasporto due doghe si prolungano oltre l'orlo della botte e fungono da manici. Alle estremità interne delle doghe sono praticate delle intaccature (capruggini), nelle quali si connettono i due fondi. Questi sono formati da due pezzi laterali (lunette) e da alcune tavole centrali (pezzi di mezzo). Nel fondo anteriore, al centro in basso, si trova un foro rotondo (cocchiume) nel quale si inserisce il tappo di legno di forma cilindrica o la cannella per spillare il vino (mancanti). Nella doga mediana superiore, tra i due cerchi centrali, si apre uno sportello di forma rettangolare ("üset"). A fianco di esso si trova lo sportello per la chiusura
botte
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Non più in uso. La botte di grandi dimensioni con capacità di circa lt. 1250 viene generalmente preferita per la conservazione del vino. Alcuni giorni prima della vendemmia, affinchè il legno si gonfi ripristinando la tenuta idrica, la botte viene riempita d'acqua e poi lavata e spazzolata. Affinchè l'invecchiamento e la conservazione del vino si realizzino senza alterazioni, l'"üset" veniva sigillato con un impasto di sterco bovino e cenere. Questa mescola non seccandosi evitava le infiltrazioni d'aria nella botte. Attualmente all'impasto di sterco bovino e cenere si sostituisce cera o ceralacca. Generalmente prima della sigillatura tra l'"üset" e lo sportello viene inserito un foglio di carta oleata onde garantire maggiore ermeticità alla chiusura. Le notevoli dimensioni del recipiente, che eccedono l'ampiezza della porta, fanno pensare che la botte sia stata assemblata direttamente nella cantina dove oggi si trova. Continua in OSS
La botte è di forma cilindrica e panciuta. E' formata da due fondi e dalle doghe accostate e tenute insieme tramite quattro cerchi in ferro fissati con chiodi ribattuti. Per faciltare il trasporto due doghe si prolungano oltre l'orlo della botte e fungono da manici. Alle estremità interne delle doghe sono praticate delle intaccature (capruggini), nelle quali si connettono i due fondi. Questi sono formati da due pezzi laterali (lunette) e da alcune tavole centrali (pezzi di mezzo). Nel fondo anteriore, al centro in basso, si trova un foro rotondo (cocchiume) nel quale si inserisce il tappo di legno di forma cilindrica o la cannella per spillare il vino (mancanti). Nella doga mediana superiore, tra i due cerchi centrali, si apre uno sportello di forma rettangolare ("üset"). A fianco di esso si trova lo sportello per la chiusura
botte
Castelnuovo Don Bosco (AT)
0100039689
botte
proprietà privata
ferro
legno di rovere
piallatura
chiodatura
di confronto: Scheuermeier P - 1980
di confronto: Ballone E./ Di Corato R - 1972
di confronto: Cantamessa F - 1904
di confronto: Gibelli L - 1980
di confronto: Prontuario - 1845
di confronto: Vasca J - 1980
di contesto: Vigliermo A - 1974