Stampo, per la cassata gelata, STRUMENTI E ACCESSORI
https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/0500714255 an entity of type: DemoEthnoAnthropologicalHeritage
Stampo, per la cassata gelata, bene complesso/ insieme
Stampo, per la cassata gelata, STRUMENTI E ACCESSORI
Stampo, per la cassata gelata, STRUMENTI E ACCESSORI
Set composto da un recipiente a forma di cupola con coperchio munito di manico; una paletta semicircolare, dotata di impugnatura, per modellare e compattare gli strati di gelato all’interno dello stampo; piccola spatola per porzionare gli ingredienti e livellare la massa cremosa
Stampo (per la cassata gelata, bene complesso/ insieme)
00714255
4
05
0500714255
Lo strumento consentiva la produzione e la conseguente facile estrazione della cassata gelata, la versione fredda ispirata al dolce siciliano, con una forma finale a “cupola o zuccotto”. Le testimonianze orali riportano che in alcuni casi il gelatiere poteva utilizzare lo stampo per preparare altre torte gelate ma con la medesima forma semisferica. Il termine in lingua tedesca per queste preparazioni è Eisbomben. Riportano inoltre che lo stampo (recipiente e coperchio) è sicuramente una fabbricazione seriale, mentre lo strumento in legno e plastica per distribuire e compattare il gelato sulla superficie interna dello stampo formando uno strato uniforme, sembra poter essere più una produzione artigianale, forse su suggerimento dello stesso gelatiere, creata appositamente per facilitare il lavoro. Il termine “bomba gelato” è in riferimento al fatto che la forma finale del dolce gelato ricorda una palla di cannone ed era già storicamente presente nei trattati di cucina italiani e non, come quello di Escoffier del 1882 o di Ciocca del 1907… Anche la forma dello stampo è consolidata come testimonia il trattato Süddeutsche Küche di Katharina Prato pubblicato nel 1903, il quale, oltre a contenere diverse ricette per le Gefrorene Bomben, raffigura anche uno stampo con caratteristiche molto simili. Le informazioni raccolte sul campo riportano in modo univoco che la cassata gelata era una preparazione molto comune nelle gelaterie artigianali italiane ed estere: la variante gelata del tradizionale dolce siciliano era molto apprezzata dalla clientela. L’analisi iconografica delle fotografie delle famiglie dei gelatieri bellunesi restituisce come l’offerta della cassata gelata fosse infatti spesso evidenziata con cartelli o scritte specifiche nelle vetrine o dietro al banco di vendita. L’oggetto fa parte di una raccolta della famiglia di gelatieri Lazzarin-Gamba originari di Bragarezza in Val di Zoldo. Questi oggetti sono stati utilizzati da diversi familiari e si riferiscono alla loro attività di gelateria in Germania (tra Hemer e Iserlohn). Augusto “Charly” Gamba, ultimo in ordine di tempo a continuare l'attività di famiglia, attualmente li conserva e li custodisce. Se da un lato il motivo della raccolta è affettivo, sono oggetti che ricordano la storia personale della loro famiglia, dall’altro riferisce che questi oggetti potrebbero essere, in un futuro, il punto di partenza per raccontare la loro storia, "i gelatieri delle terre dei gelatieri” (con tale espressione si vuole includere tutti i vari territori coinvolti lo Zoldano, il Cadorino, il Longaronese, il Trevigiano, il Vittoriese, etc…), le sue trasformazioni, i risvolti sociali e culturali che ha avuto nei territori dove la mobilità legata all’attività di gelateria è stata molto diffusa (es. Val di Zoldo, Zoppè, Venas di Cadore…). Una mobilità che le famiglie hanno vissuto condividendo con molte altre le medesime pratiche e ripercussioni. Questi aspetti si rivelano sia nelle loro narrazioni che attraverso alcuni oggetti legati all’attività di produzione (in laboratorio), a quella di vendita (nelle gelaterie, con i carretti ambulanti), alla vita personale e intima (fotografie, lettere, cartoline, documenti…). Per quanto riguarda la famiglia Lazzarin-Gamba, la loro attività con il gelato inizia con Valentino Giovanni Lazzarin di Bragarezza, Val di Zoldo. Inizialmente faceva il carpentiere ma aveva anche avuto esperienza come cuciniere migrando in Austria e Germania. Negli anni Venti circa decise di dedicarsi all’attività di gelatiere ambulante a Mantova con un buon successo. Uno dei suoi figli, Augusto, continuerà l’attività dall’età di diciassette anni in Germania e una sua figlia, Egle Lazzarin, farà lo stesso: dall’età di quattordici anni collaborerà all’attività di famiglia a Iserlohn in Renania Settentrionale Vestfalia. Egle ricorda molto bene quei primi giorni, non conosceva il tedesco e ha iniziato dietro al bancone imparando subito le prime parole fondamentali. Sposerà Ferruccio Gamba, un compaesano, e insieme gestiranno l’attività di gelateria familiare tra Hemer e Iserlohn. Anche il loro figlio, Augusto “Charly”, nato nel 1963, continuerà l’attività di famiglia fino alla chiusura definitiva nel 2003. I dati di campo sono stati raccolti da Claudia Cottica durante la ricerca etnografica condotta nel 2020-2021 per il Comune di Val di Zoldo-Progetto Museo del Gelato e dei Gelatieri
Set composto da un recipiente a forma di cupola con coperchio munito di manico; una paletta semicircolare, dotata di impugnatura, per modellare e compattare gli strati di gelato all’interno dello stampo; piccola spatola per porzionare gli ingredienti e livellare la massa cremosa
Stampo
Val di Zoldo (BL)
0500714255
stampo per la cassata gelata
proprietà privata
materiali vari
tecniche varie
metallo/ acciaio
metallo/ alluminio