Sacra Rappresentazione della Passione di Sassoferrato: realizzazione costumi (XXI)

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Le attività di realizzazione dei costumi per la Sacra Rappresentazione di Sassoferrato 2019 sono iniziate nel mese di gennaio e sono terminate nel mese di aprile. Dieci artigiane e artigiani, specializzati in disegno, taglio, cucito su stoffa e su pelle, si sono dedicati alla realizzazione di nuovi costumi per i diversi personaggi e al restauro dei costumi già in uso. La prima fase è stata quella di progettazione su carta, traendo spunto dall’iconografia della Roma di età imperiale e dai film che maggiormente l’hanno tramandata, unitamente allo studio del personaggio a cui era destinato il costume e alla sua specifica fisicità. La scelta delle stoffe per i modelli è stata fatta, ove possibile, nel rispetto dei tessuti e dei colori dell’epoca: sono state utilizzate tele di lino, canapa, mussola, rasatello, lino grezzo e cotone nei colori che identificano le classi sociali dei vari personaggi. Il rosso, il viola, l’oro, il bianco, il nero nei tessuti più nobili uniti a passamaneria dorata sono stati impiegati per la realizzazione dei costumi dei personaggi di Pilato e Erode. Meno ricca è stata invece l’elaborazione della veste dei Sommi Sacerdoti che, però, è stata nobilitata da diverse stratificazioni delle tuniche e dai copricapi. Per gli Apostoli e il resto dei personaggi sono stati usati tessuti meno nobili e colori più spenti a ricordare la tintura naturale delle stoffe. Particolarmente impegnativa è stata la realizzazione del costume dei centurioni: insieme alle tuniche di colore bianco sono state create applicazioni in pelle, preparate e anticate secondo particolari tecniche che le hanno rese particolarmente veritiere, così come nel caso dei calzari. Gran parte di tale realizzazione è stata eseguita con cuciture a mano, allo stesso modo delle varie applicazioni dorate sulla pelle. Il costume finito è stato provato per due volte al fine di valutare se si fosse ottenuto l’effetto desiderato per esaltare la drammaticità della Sacra Rappresentazione. Lavoro particolarmente complesso è stato infine quello relativo alla preparazione di scudi e elmi realizzati, dopo progettazione su carta, in cuoio a concia vegetale, anticato e messo in forma a caldo con borchie in ottone e metallo sbalzato. Le caratteristiche creste rosse degli elmi dei soldati romani sono state applicate su un supporto di legno dorato e inserite sulla sommità degli elmi stessi. Alcuni costumi più elaborati hanno richiesto anche 20 ore di lavoro, comprese le varie prove
Sacra Rappresentazione della Passione di Sassoferrato: realizzazione costumi (XXI) 
Sacra Rappresentazione della Passione di Sassoferrato: realizzazione costumi (XXI) 
Sacra Rappresentazione della Passione di Sassoferrato: realizzazione costumi 
La storia della realizzazione dei costumi della Sacra Rappresentazione della Passione è passata attraverso tre fasi fondamentali: la prima (fino agli anni ’80 del secolo scorso) caratterizzata dall’uso di costumi autoprodotti, la seconda (anni ’90 del secolo scorso) in cui i costumi venivano affittati nelle sartorie teatrali, e la terza in cui il Comitato organizzatore della Sacra Rappresentazione ha deciso di produrre internamente i propri costumi. Visionando le immagini degli anni precedenti si era evidenziato che la poca cura nei costumi sacrificava il fascino e la drammaticità dell’evento. Pertanto sono intervenute le maestranze del territorio con tutta la loro artigianalità permettendo al Comitato di affrancarsi anche dalle sartorie teatrali. L’ attività è stata preceduta da una ricerca storica sui materiali, sui colori e sulle fogge dei costumi dell’epoca, aiutati anche dalla migliore filmografia su temi romani. È stata condotta una ricerca storica sulle calzature fino alle tecniche di cucitura, sugli elmi, sulle conce delle pelli e sui loro colori, sui fregi delle tuniche e dei mantelli e sul modo di portare gli abiti istruendo i vari personaggi. Le stoffe sono state raccolte con cura durante tutto l’anno cercando i colori e le trame adeguate a fornire la maggiore rilevanza ai costumi e quindi alla Rappresentazione. In occasione della Rappresentazione 2019, realizzata in onore del concittadino Giovan Battista Salvi, pittore barocco noto per l’uso di una particolare tonalità di blu nei mantelli delle sue Madonne, il costume della Madonna è stato arricchito con un copricapo del tipico blu dell’artista. Nella stessa occasione i costumi sono stati i protagonisti assoluti di una mostra a loro dedicata che, nella chiesa sconsacrata di San Giuseppe (piazza Matteotti) ha ripercorso, anche con l’ausilio di supporti fotografici, la storia dei costumi affiancando le varie immagini ai manichini con i costumi attuali. La mostra è stata vistata da circa 2000 persone che, dopo la Rappresentazione della Passione del Venerdì Santo, hanno voluto vedere da vicino la qualità delle lavorazioni. La grande affluenza di pubblico, le note dei visitatori e i favori della stampa e TV (RAI regionale) hanno confermato il valore estetico e valorizzato l’impegno della comunità 
Le attività di realizzazione dei costumi per la Sacra Rappresentazione di Sassoferrato 2019 sono iniziate nel mese di gennaio e sono terminate nel mese di aprile. Dieci artigiane e artigiani, specializzati in disegno, taglio, cucito su stoffa e su pelle, si sono dedicati alla realizzazione di nuovi costumi per i diversi personaggi e al restauro dei costumi già in uso. La prima fase è stata quella di progettazione su carta, traendo spunto dall’iconografia della Roma di età imperiale e dai film che maggiormente l’hanno tramandata, unitamente allo studio del personaggio a cui era destinato il costume e alla sua specifica fisicità. La scelta delle stoffe per i modelli è stata fatta, ove possibile, nel rispetto dei tessuti e dei colori dell’epoca: sono state utilizzate tele di lino, canapa, mussola, rasatello, lino grezzo e cotone nei colori che identificano le classi sociali dei vari personaggi. Il rosso, il viola, l’oro, il bianco, il nero nei tessuti più nobili uniti a passamaneria dorata sono stati impiegati per la realizzazione dei costumi dei personaggi di Pilato e Erode. Meno ricca è stata invece l’elaborazione della veste dei Sommi Sacerdoti che, però, è stata nobilitata da diverse stratificazioni delle tuniche e dai copricapi. Per gli Apostoli e il resto dei personaggi sono stati usati tessuti meno nobili e colori più spenti a ricordare la tintura naturale delle stoffe. Particolarmente impegnativa è stata la realizzazione del costume dei centurioni: insieme alle tuniche di colore bianco sono state create applicazioni in pelle, preparate e anticate secondo particolari tecniche che le hanno rese particolarmente veritiere, così come nel caso dei calzari. Gran parte di tale realizzazione è stata eseguita con cuciture a mano, allo stesso modo delle varie applicazioni dorate sulla pelle. Il costume finito è stato provato per due volte al fine di valutare se si fosse ottenuto l’effetto desiderato per esaltare la drammaticità della Sacra Rappresentazione. Lavoro particolarmente complesso è stato infine quello relativo alla preparazione di scudi e elmi realizzati, dopo progettazione su carta, in cuoio a concia vegetale, anticato e messo in forma a caldo con borchie in ottone e metallo sbalzato. Le caratteristiche creste rosse degli elmi dei soldati romani sono state applicate su un supporto di legno dorato e inserite sulla sommità degli elmi stessi. Alcuni costumi più elaborati hanno richiesto anche 20 ore di lavoro, comprese le varie prove 
Sacra Rappresentazione della Passione di Sassoferrato: realizzazione costumi 
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