Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio (XXI)

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Non ho una memoria alimentare legata molto al passato, il mio primo ricordo è intorno ai quattro anni: sono a pranzo una domenica con la mia famiglia e con la famiglia di mio padre che aveva una grande tradizione culinaria, mia zia Maria tra le grandi cuoche, quindi ricordo di stare a tavola con loro e dopo aver mangiato il #ragù# e le carni del #ragù# arriva questo momento che per me è stato molto importante, quello della frittura di pesce. Arriva questo momento con i fritti di calamari, i gamberi e ricordo che persino a quell’età io volevo mangiarlo da solo, non volevo essere aiutato e con le mani lentamente mangiavo questo pesce; ricordo questo profumo, questo momento che per me è stato un momento di autonomia attraverso cui io capivo che potevo essere autonomo; era un gesto forte che facevo anche rispetto alla mia famiglia, tutti si meravigliavano perché ho sempre lasciato queste lische pulite, lucide e quindi nessuno mi ha più aiutato a mangiare il pesce
Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio (XXI) 
Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio (XXI) 
Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio 
Non ho una memoria alimentare legata molto al passato, il mio primo ricordo è intorno ai quattro anni: sono a pranzo una domenica con la mia famiglia e con la famiglia di mio padre che aveva una grande tradizione culinaria, mia zia Maria tra le grandi cuoche, quindi ricordo di stare a tavola con loro e dopo aver mangiato il #ragù# e le carni del #ragù# arriva questo momento che per me è stato molto importante, quello della frittura di pesce. Arriva questo momento con i fritti di calamari, i gamberi e ricordo che persino a quell’età io volevo mangiarlo da solo, non volevo essere aiutato e con le mani lentamente mangiavo questo pesce; ricordo questo profumo, questo momento che per me è stato un momento di autonomia attraverso cui io capivo che potevo essere autonomo; era un gesto forte che facevo anche rispetto alla mia famiglia, tutti si meravigliavano perché ho sempre lasciato queste lische pulite, lucide e quindi nessuno mi ha più aiutato a mangiare il pesce 
Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio 
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