Memorie sul cibo. Ugo Gregoretti: Totò e il #puparuolo# (XXI)
https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/15iccd_modi_8025738033541 an entity of type: CulturalProperty
Quando girai l’episodio di un film […] il film si chiamava “Le belle famiglie”, uno dei protagonisti dei quattro episodi era Totò, che conoscevo appena. Avevo faticato un po’ a convincerlo a fare il film, non perché non apprezzasse il copione, ma perché voleva essere remunerato più congruamente, poi però riuscii a conquistarlo, diventammo amici. Io conoscendo certe sue debolezze lo chiamavo “principe”. Un giorno ci fu la solita interruzione, la cosiddetta pausa mensa o pausa cestino, giravamo negli esterni della casa discografica Rca e c’erano dei vialetti. Io che ho l’abitudine di deambulare […] ad un certo punto ad una svolta vidi che su un praticabile alto perlomeno ottanta centimetri c’era un completino da campeggio dove troneggiava Totò che aveva una poltroncina pieghevole e altri mobili e alle spalle c’era una governante che gli porgeva delle legumiere, io passando incrociandolo col cestino mi mortificai pensando che avrebbe pensato che ero proprio un pezzente, invece lui mi chiamò: «Dottor Gregoretti favorite» e mi fece sedere sul praticabile praticamente alle sue ginocchia, sai come quei quadri del Rinascimento con le Madonne[…], io stavo sotto di lui e ad un certo punto la governante scoperchiò la legumiera che conteneva dei peperoncini fumanti, quelli verdi napoletani, Totò infilzò uno di questi peperoni e me lo porse dicendo «Dottor Gregoretti favorite un #puparuolo#?». Era agosto, mangiai il #puparuolo# manifestando grande apprezzamento, dopodiché lui mi disse «Dottor Gregoretti diamoci del tu»
Memorie sul cibo. Ugo Gregoretti: Totò e il #puparuolo# (XXI)
Memorie sul cibo. Ugo Gregoretti: Totò e il #puparuolo# (XXI)
Memorie sul cibo. Ugo Gregoretti: Totò e il #puparuolo#
Quando girai l’episodio di un film […] il film si chiamava “Le belle famiglie”, uno dei protagonisti dei quattro episodi era Totò, che conoscevo appena. Avevo faticato un po’ a convincerlo a fare il film, non perché non apprezzasse il copione, ma perché voleva essere remunerato più congruamente, poi però riuscii a conquistarlo, diventammo amici. Io conoscendo certe sue debolezze lo chiamavo “principe”. Un giorno ci fu la solita interruzione, la cosiddetta pausa mensa o pausa cestino, giravamo negli esterni della casa discografica Rca e c’erano dei vialetti. Io che ho l’abitudine di deambulare […] ad un certo punto ad una svolta vidi che su un praticabile alto perlomeno ottanta centimetri c’era un completino da campeggio dove troneggiava Totò che aveva una poltroncina pieghevole e altri mobili e alle spalle c’era una governante che gli porgeva delle legumiere, io passando incrociandolo col cestino mi mortificai pensando che avrebbe pensato che ero proprio un pezzente, invece lui mi chiamò: «Dottor Gregoretti favorite» e mi fece sedere sul praticabile praticamente alle sue ginocchia, sai come quei quadri del Rinascimento con le Madonne[…], io stavo sotto di lui e ad un certo punto la governante scoperchiò la legumiera che conteneva dei peperoncini fumanti, quelli verdi napoletani, Totò infilzò uno di questi peperoni e me lo porse dicendo «Dottor Gregoretti favorite un #puparuolo#?». Era agosto, mangiai il #puparuolo# manifestando grande apprezzamento, dopodiché lui mi disse «Dottor Gregoretti diamoci del tu»
Memorie sul cibo. Ugo Gregoretti: Totò e il #puparuolo#
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memorie sul cibo. ugo gregoretti: totò e il #puparuolo#