abito, abito femminile di gala, abbigliamento - manifattura (sec. XX prima metà)
https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/1800027791 an entity of type: DemoEthnoAnthropologicalHeritage
abito, abbigliamento, costumi femminili, abito femminile di gala
abito, abito femminile di gala, abbigliamento - manifattura (sec. XX prima metà)
abito, abito femminile di gala, abbigliamento - manifattura (sec. XX prima metà)
noteSi compone di otto pezzi: 1) keza: monile per ornare i capelli, ricamato su supporto rigido, in fili d'oro e d'argento. 2) Velli: velo copricapo in filo d'oro, lavorato all'uncinetto. 3) Linja: lunga camicia di cotone ricamata sul davanti. 4) Kamizolla: gonna rosso melograno in raso, con gallone d'oro all'estremità. 5) Coha: seconda gonna per il costume di gala, in seta rosso melograno. 6) Xhipuni: giubbetto in seta rosso melograno, con galloni in oro applicati sul retro, sulle maniche e sul seno. 7) Mburelleti: merletto inamidato in cotone. 8) Pandera: monile allacciato in vita, riproducente, in oro e in argento intessuti su supporto rigido, lo stesso motivo della Keza
abito (abito femminile di gala)
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L'abito femminile è uno di quegli elementi che nella cultura Arbereshe è maggiormente esemplificativo di un modus vivendi. Ricco di indumenti, varia da zona in zona nonché in relazione alle occasioni nelle quali veniva indossato. Sostanzialmente si possono, comunque, distinguere quattro specie di costume: quello di gala, quello noto ordinario, quello di lutto e quello delle ragazze in cerca di marito. Dell'abito femminile restano oggi poche testimonianze, dal momento che lo stesso insieme al pane, al denaro e ad altri oggetti accompagnava il morto nel viaggio verso l'aldilà, per cui la maggior parte dei costumi originali è ormai dispersa. Nel caso, l'abito presenta quale particolarità evidente le due gonne entrambe dello stesso colore che la sciano desumere che la gonna interna (kamizolla), non sia originaria del costume; infatti come lavorazione e foggia potrebbe essere della zona di S. Demetrio, sia pure con la variante del (segue su note e osservazioni critiche)
noteSi compone di otto pezzi: 1) keza: monile per ornare i capelli, ricamato su supporto rigido, in fili d'oro e d'argento. 2) Velli: velo copricapo in filo d'oro, lavorato all'uncinetto. 3) Linja: lunga camicia di cotone ricamata sul davanti. 4) Kamizolla: gonna rosso melograno in raso, con gallone d'oro all'estremità. 5) Coha: seconda gonna per il costume di gala, in seta rosso melograno. 6) Xhipuni: giubbetto in seta rosso melograno, con galloni in oro applicati sul retro, sulle maniche e sul seno. 7) Mburelleti: merletto inamidato in cotone. 8) Pandera: monile allacciato in vita, riproducente, in oro e in argento intessuti su supporto rigido, lo stesso motivo della Keza
abito
Vaccarizzo Albanese (CS)
1800027791
abito abito femminile di gala
proprietà Ente locale
seta
cotone
cucitura a mano
ricamo
filo d'argento
filo d'oro
di confronto: Conti L. - Marquet C - 1988
di confronto: Trapuzzano A - 1971
di confronto: Zangari D - 1947
di confronto: Altimari F. / Bolognari M. / Carrozza P - 1986