serrone, su serrone 'e linnaiolu, segone (sega, STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI) - produzione industriale

https://w3id.org/arco/resource/DemoEthnoAnthropologicalHeritage/2000250047 an entity of type: DemoEthnoAnthropologicalHeritage

serrone, su serrone 'e linnaiolu, segone (sega, STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI) - produzione industriale 
serrone, su serrone 'e linnaiolu, segone (sega, STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI) - produzione industriale 
Strumento dotato di lunga lama con denti irregolari. Ad entrambe le estremità è inserita perpendicolarmente un'impugnatura a sezione circolare, inserita in un occhio fissato con due ribattini. Dotato di un proteggi lama in legno di castagno tenuto saldo alla lama mediante legacci di pelle, la cui morfologia coincide con quella della lama che nella parte mediana va allargandosi rispetto al corpo dell’intero arnese 
serrone, su serrone 'e linnaiolu, segone (sega, STRUMENTI E ACCESSORI/ AGRO-SILVO-PASTORALI) 
E01010015 
00250047 
20 
2000250047 
Si tagliava solo con la luna calante, all’ultimo quarto: si diceva infatti che la legna tagliata in luna sbagliata non ardeva bene e faceva fumo; ugualmente, i manufatti ricavati dal tronco venivano attaccati dai tarli. L’oggetto fa parte della collezione del Museo della tecnologia contadina di Santu Lussurgiu (OR), che testimonia l’impegno condotto in Sardegna dall’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (UNLA). A livello nazionale, l’azione dell’UNLA si sviluppò attraverso i Centri di cultura popolare (Ccp), strutture educative per gli adulti affidate a maestri elementari esperti, che dal 1948-49 si diffusero in diverse regioni centro-meridionali, tra cui la Sardegna. Il centro di Santu Lussurgiu, piuttosto apprezzato a livello nazionale, si distinse tra le esperienze regionali per capacità organizzativa e d’azione, svolgendo un ruolo propulsore per gli altri centri (VDC: SantuLussurgiu_VDC_001). Ciò è in larga parte dovuto alla capacità del suo maestro dirigente, Francesco Salis (1923-2007), grazie al quale prese vita, dopo una prima mostra temporanea, la collezione permanente di oggetti e strumenti (VDC: SantuLussurgiu_VDC_002, SantuLussurgiu_VDC_003). Mentre quasi tutti i Ccp sardi chiusero verso la fine degli anni '70 del secolo scorso, il Centro lussurgese, oggi dedicato alla memoria del Maestro, è ancora attivo, rivestendo ancora il proprio ruolo socioculturale 
Lo strumento veniva utilizzato dai boscaioli durante il taglio del bosco che si faceva in autunno-inverno, quando le foglie erano cadute e prima che riprendessero a germogliare. Costituiva però dote indispensabile anche per altri mestieri, come i falegnami o i carbonai. Dalle testimonianze raccolte emerge l’uso da parte di questi ultimi durante l’attività condotta in numerose località nell’agro del paese di Santu Lussurgiu (località #Sos predozos#, #S’abba lughida#, #Bia iosso#, #Bau 'e mela#, #Sos paris de Seneghe#). Essi si dotavano di frequente di roncola (#cavana#), roncola con il manico corto (#cavanatzu#), accetta (#istrezzone#) e, appunto, di sega a due manici (#serrone#). Gli informatori riferiscono che i segoni venivano utilizzati, infatti, anche per segare gli alberi già abbattuti in vari pezzi lunghi circa un metro. Gli altri carbonari, prese accette, roncole e seghe più piccole, tagliavano tutti i rami, facendo vari mucchi di legna. A seconda del diametro della legna si usavano varie misure di segoni. Quando non utilizzato, l'attrezzo veniva conservato nel ricovero (#pinnettu#) costruito in loco durante i lavori del carbonaio con la funzione di dormitorio e magazzino per gli strumenti da lavoro 
Strumento dotato di lunga lama con denti irregolari. Ad entrambe le estremità è inserita perpendicolarmente un'impugnatura a sezione circolare, inserita in un occhio fissato con due ribattini. Dotato di un proteggi lama in legno di castagno tenuto saldo alla lama mediante legacci di pelle, la cui morfologia coincide con quella della lama che nella parte mediana va allargandosi rispetto al corpo dell’intero arnese 
serrone su serrone 'e linnaiolu segone 
Santu Lussurgiu (OR) 
2000250047 
sega 
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro 
cuoio 
legno 
taglio 
legno/ castagno 
metallo/ acciaio 
taglio, levigatura 
forgiatura, modellatura a stampo 
taglio, decorticatura, levigatura 
Prima il ferro veniva messo su stampo e poi veniva lavorato fino ad ottenere una lama dentata; poi venivano realizzati i manici in legno. I denti venivano sottoposti ad affilatura e allicciatura (#tintellatura#), torsione alternativa dei denti per ottenere un taglio più largo dello spessore della lama 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here