ancona, opera isolata by Tiberino Bartolomeo (metà sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100010941 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
ancona, opera isolata
ancona, opera isolata di Tiberino Bartolomeo (metà sec. XVII)
ancona, opera isolata by Tiberino Bartolomeo (metà sec. XVII)
1654-1654
L'opera è interamente realizzata in legno dorato; è impostata architettonicamente con forma piramidale, presenta una successione di ordini minutamente decorati e ricchi di figure e scene. La predella alterna tabelle e scene a bassorilievo; nell'ordine successivo, una serie di telamoni. Un'altra fascia decorativa a tabelle di varie misure prepara scenograficamente a due gallerie (in cui un tempo erano statuine di santi) seguite da nicchie e tabelle. Lo stesso schema è ripetuto in piccolo nell'ordine superiore dove, in una loggia sul lato posteriore, è ancora visibile una statuetta ritraente un vescovo. Il coronamento è costituito da una cupola in stile rinascimentale. Al centro della fascia inferiore è presente un tabernacolo sulla cui portina è intagliata una Pietà; al di sopra, una piccola gradinata sovrastata da un arcone cassettonato
ancona (opera isolata)
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L'opera appare citata in tutte le guide del biellese (P. Torrione - V. Crovella, Il biellese, Biella 1963, p. 297); Roccavilla (L'arte nel biellese, Biella 1905, pp. 83-85) denuncia come già mancanti le statuette delle gallerie ed attribuisce l'opera al XVI secolo; Fontanella (Biella e il biellese, Biella 1969, p. 248), invece, ne sposta la fattura al 1654, fornendo anche il nome dell'autore. L'intervento più aggiornato risulta il saggio di Edoardo Villata sugli altari lignei in area biellese, uscito nell'inverno del 2004 (E. Villata, Opus Bugellense. Generalità della decorazione lignea nel biellese, in V. Natale (a cura di), Arti figurative a Biella e a Vercelli. il Seicento e il Settecento, Biella 2004, pp. 89-106): in questa occasione viene fatto il punto sugli studi susseguitisi negli anni che hanno riguardato l'imponente ancona lignea e viene ribadita l'attribuzione a Bartolomeo Tiberino (o Terebinto). L'artsta, forse milanese per nascita e per formazione, aveva saputo costruirsi una carriera come scultore (arrivando a lavorare, nel 1641, per il Sacro Monte d'Orta) e come intagliatore lungo la Riviera d'Orta e il Lago Maggiore. L'affermazione in territorio biellese arriva al termine della sua attività (non abbiamo più sue notizie dopo il 1654) ed anche il tipo di altare qui eseguito non è quello prediletto dalla sua produzione. Va ricordato come l'altare, realizzato nel 1654 per la parrocchiale di Masserano, sia stato trasportato nella chiesa di San Teonesto prima (dove viene schedato nel 1977) e presso il Palazzo ferrero Fieschi poi
L'opera è interamente realizzata in legno dorato; è impostata architettonicamente con forma piramidale, presenta una successione di ordini minutamente decorati e ricchi di figure e scene. La predella alterna tabelle e scene a bassorilievo; nell'ordine successivo, una serie di telamoni. Un'altra fascia decorativa a tabelle di varie misure prepara scenograficamente a due gallerie (in cui un tempo erano statuine di santi) seguite da nicchie e tabelle. Lo stesso schema è ripetuto in piccolo nell'ordine superiore dove, in una loggia sul lato posteriore, è ancora visibile una statuetta ritraente un vescovo. Il coronamento è costituito da una cupola in stile rinascimentale. Al centro della fascia inferiore è presente un tabernacolo sulla cui portina è intagliata una Pietà; al di sopra, una piccola gradinata sovrastata da un arcone cassettonato
ancona
Masserano (BI)
0100010941
ancona
proprietà Ente pubblico territoriale
legno/ scultura/ intaglio/ doratura/ pittura
bibliografia specifica: Torrione P./ Crovella V - 1963
bibliografia specifica: Fontanella G - 1969
bibliografia specifica: Roccavilla A - 1905
bibliografia specifica: Villata E - 2004