martirio di San Lorenzo (dipinto, opera isolata) by Galliari Bernardino, Galliari Fabrizio, Galliari Giovanni Antonio (seconda metà sec. XVIII)
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dipinto, opera isolata martirio di San Lorenzo
martirio di San Lorenzo (dipinto, opera isolata) by Galliari Bernardino, Galliari Fabrizio, Galliari Giovanni Antonio (seconda metà sec. XVIII)
martirio di San Lorenzo (dipinto, opera isolata) di Galliari Bernardino, Galliari Fabrizio, Galliari Giovanni Antonio (seconda metà sec. XVIII)
post 1750-ante 1799
Al centro della scena, incatenato su una graticola di legno, scorciata, è rappresentato san Lorenzo. Ha il volto imberbe, i capelli corti e aspetto di giovane; è vestito del solo perizoma, panneggiato. Con il braccio rimasto libero indica verso l'alto ove sono dipinti una testa cherubica che osserva la scena e un angelo in volo che gli porge la palma del martirio. Dietro la graticola, al centro, stante, è rappresentata una figura maschile matura, barbata, un sacerdote. Indossa ampia tunica panneggiata, fermata in vita; un manto gli copre il capo calvo. Una mano è appoggiata sul fianco e l'altra tiene in mano una statuetta con l'immagine di mercurio avvolto in un mantello con il petaso sul capo e il caduceo in mano. Di fianco al sacerdote, a sinistra, un fanciullo tiene in mano un incensiere. Di spalle, in primo piano, e sulla destra, sono rappresentati due sgherri a torso nudo, l'uno con fiaccola e l'altro intento ad incatenare il santo alla graticola. Sulla sinistra, stante, è rappresentato un soldato con baffi; indossa elmo, lorinca e tiene in mano una lancia ed un'alabarda. Sulla destra alcuni alberi fungono da quinta alla scena. Ampio brano di cielo solcato da nubi sulla sinistra. Cromie in tonalità pastello. [continua nel campo Osservazioni]
dipinto (opera isolata)
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L'opera è ricordata da varie fonti bibliografiche come opera dei "Galliari di Andorno" (cfr. R. Oresenigo, Vercelli Sacra, Como, 1909, p. 283; A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1966, vol. II, p. 499; Livorno Ferraris, la sua terra, la sua gente, Torino, s.d., p. 46) senza specificare, fra i tre fratelli Galliari, quale sia il probabile autore: Bernardino, Fabrizio o Giovanni Antonio. I Galliari furono principalmente attivi come decoratori e scenografi a Milano, al Regio Ducal Teatro (ora Teatro alla Scala), ad Innsbruck,ove erano stati chiamati per apparati decorativi, a Torino come scenografi del Regio Teatro. I fratelli Galliari, oltre all'attività di scenografi teatrali, si dedicarono anche alla pittura sia ad affresco che su tela; la tradizione vuole che principalmente Bernardino si fosse dedicato a tale settore, compresa la realizzazione di pittura di figura, con una particolare attenzione ad un gusto per il pittoresco, piuttosto che per l'ambientazione architettonica. In qualità di pittori, lo studio dei Galliari operò in Lombardia (Crema, Bergamo, Castellazzo di Bollate; Bogliaco sul Garda; Treviglio) ed in Piemonte (Torino: palazzo dell'Accademia Filarmonica (perduto), Arsenale, teatro Carignano, palazzo dell'Accademia delle Scienze, palazzo Coardi di Bagnasco, chiesa della Consolata, palazzo Valperga di Masino, ecc.; Novara; Rivarolo Canavese; Andorno-Cacciorna, loro paese natale; Biella; Casale Monferrato; Campiglòia; Crescentino; Graglia...) cfr. M. Viale Ferrero, Scenografia, in V. Viale (a cura di), Mostra del Barocco piemontese, catalogo della mostra, Torino, 1963, vol. I, pp. 29-30; R. Bossaglia, I Galliari, in Enciclopedia Le Muse, Novara, 1965, vol. V. p. 160; Baudi di Vesme, op. cit., vol. II., p. 499
11 H (LORENZO) 62
martirio di San Lorenzo
Al centro della scena, incatenato su una graticola di legno, scorciata, è rappresentato san Lorenzo. Ha il volto imberbe, i capelli corti e aspetto di giovane; è vestito del solo perizoma, panneggiato. Con il braccio rimasto libero indica verso l'alto ove sono dipinti una testa cherubica che osserva la scena e un angelo in volo che gli porge la palma del martirio. Dietro la graticola, al centro, stante, è rappresentata una figura maschile matura, barbata, un sacerdote. Indossa ampia tunica panneggiata, fermata in vita; un manto gli copre il capo calvo. Una mano è appoggiata sul fianco e l'altra tiene in mano una statuetta con l'immagine di mercurio avvolto in un mantello con il petaso sul capo e il caduceo in mano. Di fianco al sacerdote, a sinistra, un fanciullo tiene in mano un incensiere. Di spalle, in primo piano, e sulla destra, sono rappresentati due sgherri a torso nudo, l'uno con fiaccola e l'altro intento ad incatenare il santo alla graticola. Sulla sinistra, stante, è rappresentato un soldato con baffi; indossa elmo, lorinca e tiene in mano una lancia ed un'alabarda. Sulla destra alcuni alberi fungono da quinta alla scena. Ampio brano di cielo solcato da nubi sulla sinistra. Cromie in tonalità pastello. [continua nel campo Osservazioni]
martirio di San Lorenzo
Livorno Ferraris (VC)
0100021900
dipinto
proprietà Ente religioso cattolico
tela/ pittura a olio
bibliografia specifica: Baudi di Vesme A - 1966
bibliografia specifica: Viale Ferrero M - 1963
bibliografia specifica: Livorno Ferraris - 0000
bibliografia specifica: Bossaglia R - 1965
bibliografia specifica: Orsenigo R - 1909