mostra architettonica d'altare, opera isolata - bottega vercellese (ultimo quarto sec. XVII)

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mostra architettonica d'altare, opera isolata
mostra architettonica d'altare, opera isolata - bottega vercellese (ultimo quarto sec. XVII) 
mostra architettonica d'altare, opera isolata - bottega vercellese (ultimo quarto sec. XVII) 
post 1675-ante 1699 
Tre colonne tortili, poggianti su alti basamenti, per parte delimitano, laterlamente, la mostra. Presentano capitelli compositi e dorati. Al centro è presente una nicchia con arco a tutto sesto, delimitata da cornice modinata e dorata alla quale è incernierata una grata con vetro. Intorno è applicata una tela dipinta sulla quale sono rappresentati i Misteri del Rosario e, in basso a sinistra, s. Domenico, in basso a destra, s. Caterina da Siena. Il primo, con capo barbato e tonsurato, stante e di tre quarti, indossa l'abito bianco con mantello nero dell'ordine, tiene in mano un ramo di giglio; ai piedi un cane accovacciato con una fiaccola in bocca. S. Caterina, in posa analoga, con lo sguardo rivolto verso l'alto, indossa l'abito dell'ordine e porta sul capo una corona di spine; in mano tiene un ramo di giglio e un libro. Al centro, in basso, si apre un riquadro con panorama dell'antica parrocchiale di Livorno Ferraris. Un baldacchino, dal profilo curvilineo, sovrasta la nicchia. Alta trabeazione, profilata da cornice aggettante che sostiene un timpano spezzato. Su esso si eleva una cimasa con specchiatura centrale mistilinea all'interno della quale è posto un crocifisso. E'affiancata da festoni di fiori e frutti e sormontata da lunetta, [continua nel campo Osservazioni] 
mostra architettonica d'altare (opera isolata) 
00021915 
01 
0100021915 
Non sono state reperite indicazioni né di carattere bibliografico, né archivistico specifiche sulla serie in esame. Si tratta di un'opera di produzione locale che manifesta analogie con opere lignee che si trovano a Crescentino e Bianzè. Originariamente doveva trovarsi nel transetto sinistro ed è da porre cronologicamente in relazione alla fase precedente alla prima ricostruzione della chiesa che ebbe luogo a partire dal 1694. Per alcuni confronti, cfr. D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962 
Tre colonne tortili, poggianti su alti basamenti, per parte delimitano, laterlamente, la mostra. Presentano capitelli compositi e dorati. Al centro è presente una nicchia con arco a tutto sesto, delimitata da cornice modinata e dorata alla quale è incernierata una grata con vetro. Intorno è applicata una tela dipinta sulla quale sono rappresentati i Misteri del Rosario e, in basso a sinistra, s. Domenico, in basso a destra, s. Caterina da Siena. Il primo, con capo barbato e tonsurato, stante e di tre quarti, indossa l'abito bianco con mantello nero dell'ordine, tiene in mano un ramo di giglio; ai piedi un cane accovacciato con una fiaccola in bocca. S. Caterina, in posa analoga, con lo sguardo rivolto verso l'alto, indossa l'abito dell'ordine e porta sul capo una corona di spine; in mano tiene un ramo di giglio e un libro. Al centro, in basso, si apre un riquadro con panorama dell'antica parrocchiale di Livorno Ferraris. Un baldacchino, dal profilo curvilineo, sovrasta la nicchia. Alta trabeazione, profilata da cornice aggettante che sostiene un timpano spezzato. Su esso si eleva una cimasa con specchiatura centrale mistilinea all'interno della quale è posto un crocifisso. E'affiancata da festoni di fiori e frutti e sormontata da lunetta, [continua nel campo Osservazioni] 
mostra architettonica d'altare 
Livorno Ferraris (VC) 
0100021915 
mostra architettonica d'altare 
proprietà Ente religioso cattolico 
vetro 
tela/ pittura a olio 
legno/ doratura 
legno di noce/ intaglio/ scultura/ verniciatura/ pittura 
bibliografia di confronto: Lebole D - 1962 

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