dipinto, elemento d'insieme by Della Rovere Giovanni Mauro detto Fiamminghino (attribuito) (secondo quarto sec. XVII)

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dipinto, elemento d'insieme, sottarco
dipinto, elemento d'insieme di Della Rovere Giovanni Mauro detto Fiamminghino (attribuito) (secondo quarto sec. XVII) 
dipinto, elemento d'insieme by Della Rovere Giovanni Mauro detto Fiamminghino (attribuito) (secondo quarto sec. XVII) 
1637-1637 
La superficie del sottarco è divisa in nove scomparti dipinti a monocromo nei toni del marrone. Alternativamnente sono raffigurati, entro cornici, motivi a losanghe e circolari e rosoni rilegati da nastro, collocati al centro di motivi fogliacei 
dipinto (elemento d'insieme) 
00024461 
01 
0100024461 
LA decorazione della volta del presbiterio e del coro è attribuita concordemente dalle fonti a Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiamminghino, la cui esecuzione è avvenuta probabilmente negli stessi anni in cui il pittore attendeva alla decorazione della cappella della Beata Vergine del Rosario. Il Frasconi indica, per la realizzazione di questi affreschi, la data 1637, senza citare nessun documento a sostegno (Novara, Archivio di Stato, fondo Museo, 239, C. FRASCONI, Chiese, Conventi, monasteri stati soppressi in Novara sul principio del sec. XIX, p. 105). La stessa data è ripresa dal Tarella che riferisce come l'oprea sia stata commessa "dai militi o cavalieri di S. Pietro MArtire ad incitamento del Padre Gregorio Oroboni Inquisitore per la Fede" (Novara, Archivio di Stato, fondo Museo, carte Rusconi, cart. 291, R. TARELLA, La Chiesa del Rosario in Novara, p. 7). Pittore milanese, affine alle esperienze pittoriche del Morazzone e dei Procaccini, il Fiammenghino è autore, con il fratello G. Battisti degli affreschi ai Sacri Monti di Varallo e di Orta, realizzati negli anni 1608, 1615. Nella decorazione della volta del presbiterio in esame, il pittore porta a Novara l'espressine di quella cultura pietistica che caratterizzò la pittura della controriforma lombarda, riscontrabile nella disposizione teatrale delle figure, nell'attenzione ai gesti e alle espressini dei personaggi, nella serrata costruzione degli ambienti,. già proposta nella raffigurazione dei Sacri Monti. Un primo restauro è gia indicato nel 1726, anno in cui vennero "rinfrescate" ed "aggiustate" tute le pitture della Chiesa (Novara Sacra, Almanacco bisestile per l'anno 1840, p. 129). Indicazioni più precise si riferiscono ai restauri ottocenteschi effettuati dal Riva e dal Narducci, indicati dal Cassani con la data 1827 e 1830 (L'Avvisatore, 1913; Il Risveglio, 1929, n. 9, p. 121)., nei documenti d'archivio e su un cartiglio del putto dipinto sulla vela con la data 1837 (Novara, Archivio del Sacro monte di Pietà, cart. 73, Culto - Chiesa di S. Pietro al Rosario. Opere diverse). L'ultimo intervento si è avuto nel 1930 ad opera del Sig. Boccalari e del prof Gino Bardella sotto il controllo della Soprintendenza: in questa occasione furono eseguiti la lavatura degli affreschi, il rifacimento delle parti mancanti con colorazione più intonata "per far rivivere e rinnovare dove mancasse l'antica decorazione" (Il Risveglio, 1930, n. 2, p. 51; Il Risveglio, 1930, n. 9, p. 142; Novara, Archivio del Sacro monte di Pietà, cart. 216, Chiesa Parrocchiale di S. Pietro al Rosario; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 126). Per la bibliografia si veda anche L. A. COTTA, Aggiunta al museo novarese, Milano 1701, p. 280; F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, pp. 66-67; Il Risveglio, 1929, n. 2, p. 54; N. R. CESARE, Arte e artisti del 600 nella chiesa del Rosario, estratto dal B.S.P.N., anno XXV, 1931; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, pp. 123, 127; A. RIZZI, Conoscere Novara entro i baluardi, Novara 1947; Novara, Archivio del Sacro monte di Pietà, cart. 72, Culto - Chiesa di S. Pietro al Rosario. Opere diverse; Novara, Archivio del Sacro monte di Pietà, cart. 216, Chiesa Parrocchiale di S. Pietro al Rosario. Per quanto riguarda l'affresco in esame occorre tener presente l'intervento che nel 1837 il Narducci, sotto la direzine di Prospero PAlagi, eseguì su tutta la superficie della volta 
La superficie del sottarco è divisa in nove scomparti dipinti a monocromo nei toni del marrone. Alternativamnente sono raffigurati, entro cornici, motivi a losanghe e circolari e rosoni rilegati da nastro, collocati al centro di motivi fogliacei 
sottarco 
dipinto 
Novara (NO) 
0100024461-5 
dipinto 
proprietà Ente religioso cattolico 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia di confronto: Bianchini F. A - 1828 
bibliografia specifica: Barlassina G./ Picconi A - 1933 
bibliografia di confronto: Cotta L. A - 1701 
bibliografia specifica: Il Risveglio - 1930 
bibliografia specifica: Rizzi A - 1947 
bibliografia specifica: Novara Sacra, Almanacco - 1840 
bibliografia specifica: Cesare N. R - 1931 
bibliografia specifica: Il Risveglio - 1929 
bibliografia specifica: L'Avvisatore - 1913 

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