ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia (busto, opera isolata) by Bernero Giovanni Battista (terzo quarto sec. XVIII)

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busto, opera isolata ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia
ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia (busto, opera isolata) by Bernero Giovanni Battista (terzo quarto sec. XVIII) 
ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia (busto, opera isolata) di Bernero Giovanni Battista (terzo quarto sec. XVIII) 
busto (opera isolata) 
Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il viso lievemente rivolto verso destra. Porta una parrucca con i capelli raccolti dietro la nuca; sul capo un cappello, di tipo vedovile, con merletto applicato e fermato sotto al collo da nastro pieghettato. Indossa una veste con corpetto dall'ampio scollo che lascia parzialmente scoperte le spalle, profilato da bordo in pizzo con motivo a girali ed elementi vegetali stilizzati. Intorno alle spalle un drappo panneggiato che cirnconda il busto in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa; al di sopra lo stemma 
post 1764-ante 1764 
0100025298 
busto 
00025298 
01 
0100025298 
Margherita Benedetta Pensa in Rufia, figlia di Luigi Emanuel Pensa, di Marsaglia di Mondovì e di Maria Simeone di Montaldo, sposò Carlo Vittorio Amedeo di Rufia e di Lisio, figlio del conte Filippo e di Teresa Cristina Gonteri; gentiluomo di camera del re. Morendo settantaduenne, il 27 dicembre 1763, lasciò erede universale l'Ospizio di Carità, cfr. G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 428. Il busto che la raffigura, commissionato allo scultore Giovanni Battista Bernero dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di marzo dell'anno 1764. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente ai relativi lapide e busto, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910) 
ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia 
61 B 2 (MARGHERITA BENEDETTA PENSA RUFIA) + 52 
Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il viso lievemente rivolto verso destra. Porta una parrucca con i capelli raccolti dietro la nuca; sul capo un cappello, di tipo vedovile, con merletto applicato e fermato sotto al collo da nastro pieghettato. Indossa una veste con corpetto dall'ampio scollo che lascia parzialmente scoperte le spalle, profilato da bordo in pizzo con motivo a girali ed elementi vegetali stilizzati. Intorno alle spalle un drappo panneggiato che cirnconda il busto in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa; al di sopra lo stemma 
Torino (TO) 
proprietà Ente pubblico non territoriale 
ritratto di Margherita Benedetta Pensa Rufia 
marmo/ trapanatura/ scultura 
bibliografia specifica: Claretta G - 1899 

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