Cristo crocifisso (croce d'altare, opera isolata) by Duretti Giovanni (prima metà sec. XIX)

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croce d'altare, opera isolata Cristo crocifisso
Cristo crocifisso (croce d'altare, opera isolata) by Duretti Giovanni (prima metà sec. XIX) 
Cristo crocifisso (croce d'altare, opera isolata) di Duretti Giovanni (prima metà sec. XIX) 
1800-1849 
Croce e base sono composte da lastre d'argento decorate con motivi in ottone e applicate con diversi chiodini su un'anima in legno dipinto di grigio. La base, rialzata da quattro chiodi, è formata da un corpo ovale definito alle estremità da un doppio scalino leggermente aggettante; sul fronte sono applicate decorazioni in ottone con motivi vegetali a ghirlande. La croce, sorretta sul retro da un manico di legno poggia su due peducci triangolari arricchiti da un motivo vegetale. La base triangolare è rivestita da una lamina d'argento percorsa da una doppia scanalatura leggermente sagomata su cui sono applicate ecorazioni in ottone con motivi a ghirlande. Il nodo è formato da un nodino di raccordo modanato e leggermente decorato e da un corpo superiore su cui è applicata una lastra d'argento con un motivo a foglie lanceolate. Qui si innesta la croce, interamente profilata da listini d'argento fissati con diversi chiodini; puntali decorati con lo stesso motivo che compare sui peducci concludono i bracci. Il Cristo in argento gettato, posto su una raggiera, è fissato con tre chiodini sistemati in corrispondenza delle mani e dei piedi 
croce d'altare (opera isolata) 
00034540 
01 
0100034540 
Il punzone "G.R." entro ovale perlinato appartiene a Giovanni Battista Raspi, assaggiatore della Zecca di Torino dal 1818 al 1824, quando viene abolito il marchio di assaggio (A. Bargoni, "Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo", Torino 1976). Il punzone romboidale appartiene invece a Giovanni Duretti, residente a Mondovì Breo, ammeso mastro orefice e argentiere nel 1815 e che deposita il punzone nel 1824 (Ibidem). Infine il punzone con la croce sabauda coronata è il marchio di primo titolo dell'argento in uso alla Zecca di Torino dal 1814 al 1824 (Ibidem). Dal punto di vista stilistico la croce presenta moduli decorativi, quali le ghirlande vegetali e il motivo a foglie lanceolate, ampiamente diffusi tra gli argentieri della prima metà del XIX secolo 
11 D 35 1 
Cristo crocifisso 
Croce e base sono composte da lastre d'argento decorate con motivi in ottone e applicate con diversi chiodini su un'anima in legno dipinto di grigio. La base, rialzata da quattro chiodi, è formata da un corpo ovale definito alle estremità da un doppio scalino leggermente aggettante; sul fronte sono applicate decorazioni in ottone con motivi vegetali a ghirlande. La croce, sorretta sul retro da un manico di legno poggia su due peducci triangolari arricchiti da un motivo vegetale. La base triangolare è rivestita da una lamina d'argento percorsa da una doppia scanalatura leggermente sagomata su cui sono applicate ecorazioni in ottone con motivi a ghirlande. Il nodo è formato da un nodino di raccordo modanato e leggermente decorato e da un corpo superiore su cui è applicata una lastra d'argento con un motivo a foglie lanceolate. Qui si innesta la croce, interamente profilata da listini d'argento fissati con diversi chiodini; puntali decorati con lo stesso motivo che compare sui peducci concludono i bracci. Il Cristo in argento gettato, posto su una raggiera, è fissato con tre chiodini sistemati in corrispondenza delle mani e dei piedi 
Cristo crocifisso 
Vicoforte (CN) 
0100034540 
croce d'altare 
proprietà Ente religioso cattolico 
ottone/ sbalzo 
legno/ sagomatura/ pittura 
argento/ sbalzo/ cesellatura/ fusione 
bibliografia di confronto: Bargoni A - 1976 

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