archibugio - da caccia, opera isolata - bottega italiana (inizio sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100034715 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
archibugio, da caccia, opera isolata
archibugio - da caccia, opera isolata - bottega italiana (inizio sec. XIX)
archibugio - da caccia, opera isolata - bottega italiana (inizio sec. XIX)
post 1800-ante 1810
Canna ad anima liscia, a due ordini, ottogonale e tonda, con cornice scolpita nel mezzo; mirino in argento. Due passabacchetta in argento, scolpiti a mezzelune e stelle, saldati alla canna. Questa, realizzata in damasco a rilievo di alta qualità, porta in culatta un marchio con rimessa in oro. Piastra. Cartella tonda lunga cm. 13.6, incisa a figure orientali e fogliami. Il movimento, tutto interno, è realizzato in modo impeccabile. Cane a traforo leggermente inciso. Bacinetto a perfetta tenuta dell'acqua. Guarniture in argento massiccio, composte da: calciolo, con appendice raffigurante una testa di cervo, luna e stelle; ponticello, scolpito a foglie, luna, sole, squame, e con putto su un leone, portante uno scudo sabaudo. Scudetto con lunga appendice, scolpita con testa di turco e trofeo d'armi. Grilletto semplice in ferro. Contropiastra scolpita a volute, ornati, fogliami. Falsa culatta in ferro con tacca di mira scolpita e incisa a fogliami. Passabacchetta a coda a forma di moro. La bacchetta si infila nella testa del moro. Cassa in noce scelto con fusto che termina al primo ordine di canna. Forma del calcio a testa d'anatra, con poggiaguancia. Cassa completamente intarsiata con fili d'argento a comporre figure e squame. Ai due lati del calcio [continua in Osservazioni]
archibugio (da caccia, opera isolata)
357
M 40
00034715
01
0100034715
Arma di straordinario livello artistico, con preziosismi tipici dell'epoca. Confrontabile, nella stessa Armeria, con S 35, archibugio del torinese G. B. Lecler, appartenuto a Carlo Alberto, principe di Carignano; anche questa arma, datata 1819, abbonda di argenti massicci (cfr. C. Bertolotto, Dal Seicento all'Ottocento, in F. Mazzini (a cura di), L'Armeria Reale di Torino, Busto Arsizio, 1981, pp. 105-106) e il gusto "alla turca" trova richiami, nella presente arma, nella figura con turbante e nella scena incisa sulla cartella. Un armaiolo C. Saby fu attivo a Napoli tra il 1800 e il 1820 (cfr. Støckel-Heer, International Lexicon der Büchsen macher, II ed., Schwäbisch Hall, 1978, ad vocem). L'arma in esame è menzionata in: A. Angelucci, Catalogo dell'Armeria Reale di Torino, Torino, 1890, M 40
Canna ad anima liscia, a due ordini, ottogonale e tonda, con cornice scolpita nel mezzo; mirino in argento. Due passabacchetta in argento, scolpiti a mezzelune e stelle, saldati alla canna. Questa, realizzata in damasco a rilievo di alta qualità, porta in culatta un marchio con rimessa in oro. Piastra. Cartella tonda lunga cm. 13.6, incisa a figure orientali e fogliami. Il movimento, tutto interno, è realizzato in modo impeccabile. Cane a traforo leggermente inciso. Bacinetto a perfetta tenuta dell'acqua. Guarniture in argento massiccio, composte da: calciolo, con appendice raffigurante una testa di cervo, luna e stelle; ponticello, scolpito a foglie, luna, sole, squame, e con putto su un leone, portante uno scudo sabaudo. Scudetto con lunga appendice, scolpita con testa di turco e trofeo d'armi. Grilletto semplice in ferro. Contropiastra scolpita a volute, ornati, fogliami. Falsa culatta in ferro con tacca di mira scolpita e incisa a fogliami. Passabacchetta a coda a forma di moro. La bacchetta si infila nella testa del moro. Cassa in noce scelto con fusto che termina al primo ordine di canna. Forma del calcio a testa d'anatra, con poggiaguancia. Cassa completamente intarsiata con fili d'argento a comporre figure e squame. Ai due lati del calcio [continua in Osservazioni]
archibugio
Torino (TO)
0100034715
archibugio da caccia
proprietà Stato
oro
legno di noce/ intaglio
legno/ intaglio
corno
argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
acciaio/ fusione
ferro/ battitura/ traforo
bibliografia specifica: Angelucci A - 1890
bibliografia specifica: Bertolotto C - 1981
bibliografia specifica: Støckel-Heer - 1978