paesaggio fluviale con pastori (dipinto, opera isolata) by Cignaroli Scipione (secondo quarto sec. XVIII)

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dipinto, opera isolata paesaggio fluviale con pastori
paesaggio fluviale con pastori (dipinto, opera isolata) by Cignaroli Scipione (secondo quarto sec. XVIII) 
paesaggio fluviale con pastori (dipinto, opera isolata) di Cignaroli Scipione (secondo quarto sec. XVIII) 
ca 1725-ca 1725 
Dipinto entro cornice lignea a gola verniciata ocra con bordo dorato. Raffigura una valle percorsa da un torrente, le cui acque argentee formano piccole cascate, lungo il suo corso si trovano una torre diroccata, rocce, boschi, paesi, fortificazioni e montagne nello sfondo. I toni sono scuri dal marrone al verde muschio. In primo piano c'è un gruppo famigliare, dai brillanti abiti rosa, blu, gialli e rossi, con due asini 
dipinto (opera isolata) 
14  17  1789  s.n 
00036022 
01 
0100036022 
Nella stanza si trovano quattordici tele raffiguranti paesaggi eseguite nell'ambito della famiglia Cignaroli ma soltanto sei sono state riconosciute come opera di Scipione (cfr. D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, pp. 35-36, nn. 119-121 pp. 90-91). Tale allestimento è solo in parte documentato dalla catena inventariale, che per la fase settecentesca e di prima metà Ottocento è incerta a causa della genericità delle descrizioni presenti nelle fonti. E' noto infatti che sia la quadreria dei San Martino d'Agliè, proprietari del Castello prima dei Savoia, (documentata dall'inventario del 1764 in BRT, Casa Savoia, III/2) sia quella del duca del Chiablese Benedetto Maurizio descritta nel 1776 (in ASTO/ Archivio Duca di Genova, Tenimento di Agliè, m. 50) comprendevano numerosi paesaggi attribuiti al Cignaroli. Per un inquadramento generale sull'opera pittorica della famiglia Cignaroli e per confronti stilistici si rimanda al catalogo della mostra, a cura di Alberto Cottino, "Vittorio Amedeo Cignaroli. Un paesaggista alla corte dei Savoia e la sua epoca" del 2001 e al testo di A. Cifani-F. Monetti "I piaceri e le grazie", Torino 1993. I due studiosi ritengono che soltanto otto della serie dei grandi paesaggi conservati nel castello di Agliè siano riconducibili alla mano di Scipione Cignaroli, che quattro siano stati eseguiti da un imitatore del pittore e che gli altri quattro siano del figlio Vittorio Amedeo "nella linea del magistero di Scipione" (cfr. ibidem, v. II p. 464). Gli otto dipinti autografi di Scipione, tra cui quello in esame, sarebbero databili al 1725 circa, come "raffinata elaborazione del tema del paesaggio in evidente dipendenza dalle fonti culturali che la storiografia artistica gli ha assegnato: Tempesta, Dughet, Salvator Rosa" e altri. Scipione Cignaroli, figlio del pittore veronese Martino, nacque a Milano nel 1680 e si trasferì a Torino dopo un lungo peregrinare per varie città del Nord Italia e qui cominciò ad operare per la corte in varie residenze sabaude (Palazzo Reale e Stupinigi soprattutto) con l'ausilio di una vasta bottega 
25 H 1 
paesaggio fluviale con pastori 
Dipinto entro cornice lignea a gola verniciata ocra con bordo dorato. Raffigura una valle percorsa da un torrente, le cui acque argentee formano piccole cascate, lungo il suo corso si trovano una torre diroccata, rocce, boschi, paesi, fortificazioni e montagne nello sfondo. I toni sono scuri dal marrone al verde muschio. In primo piano c'è un gruppo famigliare, dai brillanti abiti rosa, blu, gialli e rossi, con due asini 
paesaggio fluviale con pastori 
Agliè (TO) 
0100036022 
dipinto 
proprietà Stato 
tela/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Biancolini D./ Gabrielli E - 2001 
bibliografia di confronto: Cottino A - 2001 
bibliografia specifica: Viale V - 1963 
bibliografia specifica: Cifani A./ Monetti F - 1993 

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