VASSOIO OVALE, opera isolata - ambito torinese (prima metà sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100087824 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
VASSOIO OVALE, opera isolata
VASSOIO OVALE, opera isolata - ambito torinese (prima metà sec. XIX)
VASSOIO OVALE, opera isolata - ambito torinese (prima metà sec. XIX)
1824-1831
Il vassoio presenta un sottile bordo, sottolineato da modanature, decorato da un palmette stilizzate e da un motivo a greca
VASSOIO OVALE (opera isolata)
103
2006 - 103 S.M
00087824
01
0100087824
Sul vassoio è presente il monogramma inciso di Carlo Felice ( per confronti si veda A. BARGONI, Gli argenti di Torino: Palazzo Reale 1963-1986, in Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra di Torino, Milano 1986, pp. 148-149, fig. 34; A. GRISERI, Maestri Argentieri in Palazzo Reale e disegni al Museo Civico di Torino, in "Studi Piemontesi", vol. XVI, fasc. 1, 1987, p. 169, tav. 4) che permette di collocare la realizzazione del lavoro, del quale non sono state rintracciate attestazioni documentarie, fra il 1821 e il 1831. Tale datazione è circoscrivibile fra il 1824 e il 1831 grazie al distintivo del titolo dell'argento, l'acquila con stemma sabaudo e corona, inserito entro un ovale, introdotto nel 1824 ed impiegato fino al 1872 (A. BARGONI, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, p. 16, tav. XII, fig. 1). Sfortunatamente non è stato ancora identificato l'argentiere che impiega come punzone le lettere G R intrecciate e in corsivo (A. BARGONI, 1986, p. 148, fig. 30) presente in numerose argenterie collocate fra il secondo e il terzo decennio del XIX secolo (si veda Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra di Torino, Milano 1986, pp. 153-154, 159, 168, 177-178, schede nn. 5, 15, 30, 39-40 di A. Bargoni e pp. 190, 196-197, schede nn. 42, 52-53 di C. Briganti). Una datazione fra il 1824 e il 1831 è ulteriormente confermata dall'analisi stilistica: il gusto per un ornato semplice e raffinato, di ispirazione neoclassica, trova un confronto assai stringente in un servizio per la lavanda delle mani, di Carlo Balbino, datato fra il 1824 e il 1840, conservato presso la Cattedrale di Alessandria (C. SPANTIGATI, "Staziella Carità sorger lo feo": dipinti, sculture e arredi tra antica e nuova sede, in C. SPANTIGATI (a cura di), La cattedrale di Alessandria, Torino 1988, p. 125). I punzoni presenti sul pezzo permettono di ascriverlo ad ambito torinese. Fra i documenti relativi ai lavori commissionati per la Cappella della Sindone in questi anni risulta essere presente, nel 1826, un pagamento ad Innocenzo Gaya per l'esecuzione di "quattro grandi sottocoppe dorate, argento L. 226, per aver fatto una Bacila dorata, argento L. 61.6, entrambi gli oggetti sono stati dorati a due colori L. 1000 e L. 300 e per la fattura eseguita con doppie mollure una alla greca, e l'altra a fogliami L. 2585.25" (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, Mazzo 975, Ministero della Real Casa, Azienda Generale della Real Casa. Regni di Vittorio Emanuele I e Carlo Felice, 1826, liste dal n. 1642 a 1708, n. 1677). Due anni dopo vennero pagate allo "astucciaro Luigi Verulfo " quattro "borse di pelle camossata gialla forte per uso di n. quattro sottocoppe L. 24, detta più grande L. 7, " (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, Mazzo 981, Ministero della Real Casa, Azienda Generale della Real Casa. Regni di Vittorio Emanuele I e Carlo Felice, 1828, liste dal n. 24 a 365, n. 298). Ci piacerebbe immaginare che le custodie in pelle scamosciata crema, entro cui sono inseriti i manufatti, siano proprio quelle menzionate in tale documento. ||
Il vassoio presenta un sottile bordo, sottolineato da modanature, decorato da un palmette stilizzate e da un motivo a greca
VASSOIO OVALE
TORINO (TO)
0100087824
VASSOIO OVALE
proprietà Stato
argento/ doratura
argento/ cesellatura
bibliografia di confronto: AA.VV - 1986
bibliografia di confronto: AA.VV - 2010
bibliografia di confronto: Bargoni, A - 1976
bibliografia di confronto: AA.VV - 1987