Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina (dipinto, opera isolata) by Bernardino Butinone (ultimo quarto sec. XV)

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dipinto, opera isolata Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina (dipinto, opera isolata) by Bernardino Butinone (ultimo quarto sec. XV) 
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina (dipinto, opera isolata) di Bernardino Butinone (ultimo quarto sec. XV) 
ca 1483-ca 1486 
Entro una cornice barocca dorata e intagliata, il dipinto raffigura la Madonna su di un trono posto al centro di un edificio monumentale. Ella sostiene il Bambino con il braccio destro ed è attorniata da quattro angeli musicanti e dai santi Giovani Battista e Giustina, i cui nomi compaiono inscritti nelle aureole dorate. A questi ultimi corrispondono le scene del martirio figurate sulle trabeazioni dei pilastri in primo piano. Il fregio che si sviluppa sulla parete di fondo rappresenta invece scene di ispirazione classica. La chiesa, i cui pilastri sostengono arcate a tutto sesto e nella muratura appaiono nicchie decorate con una conchiglia, si ispira all'architettura monumentale della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro di Donato Bramante. Ai due medaglioni posti lateralmente all'arco centrale, è ancorata una ghirlanda che sostiene una lampada con un uovo di struzzo 
dipinto (opera isolata) 
00106954 
01 
0100106954 
L’attribuzione del dipinto a Butinone (di cui è presente la firma alla base del trono della Vergine) non è mai stata messa in discussione, fatta eccezione per Giovanni Morelli, che credette la piccola tavola di mano di Giorgio Schiavone (I. Lermolieff, 1880). A caratterizzare lo stile del pittore concorrono elementi di derivazione bramantesca (l’architettura prospettica entro la quale sono inseriti i personaggi; i medaglioni classicheggianti; i rilievi sulla trabeazione), ferrarese (i dettagli decorativi, i panneggi accartocciati e inamidati) e mantegnesca (la lampada con uovo di struzzo sospeso, direttamente ripresa dalla Pala di San Zeno). Un tempo ricondotto all’attività giovanile del pittore trevigliese, la sua datazione fu spostata all’ultimo decennio del Quattrocento da M. Salmi (1929-1930), M. Natale (1987), A. Ballarin (1999 [2010]); in anni recenti è stato proposto di collocare l’opera al nono decennio del XV secolo (Ferrari, 1999; L. Galli Micherio, 2006). Numerosi indizi hanno portato gli storici dell’arte a collegare la realizzazione del dipinto alla committenza della famiglia Borromeo: la presenza sui capitelli alle spalle dei santi Giovanni Battista e Giustina dello stemma nobiliare della famiglia (riconoscibile dal motto “Humilitas”) e la presenza stessa della santa sepolta a Padova, ritenuta loro antenata, giustificano tale conclusione. A corroborare tale ipotesi si può aggiungere che lo schema iconografico della santa sembra tratto da quello della Santa Giustina de Borromeis dipinta da Giovanni Bellini entro il 1475 su probabile commissione di Giovanni III Borromeo: si può presumere che egli sia stato anche il committente della tavoletta di Butinone (L. Galli Michero, 2006). Con buon grado di certezza si può affermare che si tratti dell’unico dipinto quattrocentesco ab origine nella collezione Borromeo; esso giunse all’Isola Bella entro il 1690, in occasione dell’allestimento della Galleria Grande (1679-1684). L’inventario redatto proprio in quell’anno dal guardaroba Stefano Mussio segnala “una Madonna antica con altri santi e prospettiva di Bramante [...] con cornice d’intaglio indorata”. L’attuale cornice barocca venne realizzate per accordare la tavoletta agli altri dipinti esposti. Nei secoli successivi il quadro non ha mai lasciato l’isola, cambiando solo collocazione all’interno degli spazi della Villa 
11 F 61 (+3) : 11 H (GIOVANNI BATTISTA) : 11 HH (GIUSTINA DI PADOVA) 
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina 
Entro una cornice barocca dorata e intagliata, il dipinto raffigura la Madonna su di un trono posto al centro di un edificio monumentale. Ella sostiene il Bambino con il braccio destro ed è attorniata da quattro angeli musicanti e dai santi Giovani Battista e Giustina, i cui nomi compaiono inscritti nelle aureole dorate. A questi ultimi corrispondono le scene del martirio figurate sulle trabeazioni dei pilastri in primo piano. Il fregio che si sviluppa sulla parete di fondo rappresenta invece scene di ispirazione classica. La chiesa, i cui pilastri sostengono arcate a tutto sesto e nella muratura appaiono nicchie decorate con una conchiglia, si ispira all'architettura monumentale della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro di Donato Bramante. Ai due medaglioni posti lateralmente all'arco centrale, è ancorata una ghirlanda che sostiene una lampada con un uovo di struzzo 
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e Santa Giustina 
Stresa (VB) 
0100106954 
dipinto 
proprietà privata 
tavola/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Berenson, Bernard - 1932 
bibliografia specifica: Berenson, Bernard - 1936 
bibliografia specifica: Venturi, Adolfo - 1930 
bibliografia specifica: Lermolieff, Ivan [Morelli, Giovanni] - 1890-1893 
bibliografia specifica: Suida, Wilhelm - 1953 
bibliografia specifica: Venturi, Adolfo - 1911-1915 
bibliografia specifica: Crowe, Joseph Archer/ Cavalcaselle, Giovanni Battista - 1871 
bibliografia specifica: Zenale e Leonardo. Tradizione e rinnovamento della pittura lombarda - 1982 
bibliografia specifica: Lermolieff, Ivan [Morelli, Giovanni] - 1886 
bibliografia specifica: Ferrari, Simone - 1999 
bibliografia specifica: Natale, Mauro - 1987 
bibliografia specifica: Lermolieff, Ivan [Morelli, Giovanni] - 1880 
bibliografia specifica: Capolavori da scoprire. La collezione Borromeo - 2006 
bibliografia specifica: Exhibition of italian art 1200-1900 - 1930 
bibliografia specifica: Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell'Europa - 2015 
bibliografia di corredo: Morandotti, Alessandro/ Natale, Mauro (a cura di) - 2011 

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