Angelo Annunciante (dipinto, opera isolata) by Foppa Vincenzo (inizio sec. XVI)

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dipinto, opera isolata Angelo Annunciante
Angelo Annunciante (dipinto, opera isolata) di Foppa Vincenzo (inizio sec. XVI) 
Angelo Annunciante (dipinto, opera isolata) by Foppa Vincenzo (inizio sec. XVI) 
1500-1505 
Scomparto laterale di un polittico raffigurato entro una cornice dorata modanata del sec. XIX; il dipinto mostra l'Angelo annunciante in ginocchio, quasi in atto di parlare, che regge nella mano sinistra il giglio. Sullo sfondo è presente una loggia sulla quale sono incastonate preziose decorazioni in oro con motivi fitomorfi 
dipinto (opera isolata) 
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00106956 
01 
0100106956 
L'opera giunse nella collezione Borromeo nel 1830 con il lascito di Giovanni Battista Monti. Inizialmente l'opera venne attribuita a Bernardo Zenale, come testimoniato da un'antica iscrizione posta sul retro della tavola e riportata alla luce dal restauro del 2002 (G. L. Calvi, 1865; J. A. Crowe, G. B. Cavalcaselle, 1871); in quegli stessi anni venne proposto il nome di Bergognone (G. Frizzoni, 1890; L. Beltrami, 1895). Solo più avanti si iniziò a negare l'ipotesi bergognonesca e a dirottare l'Annunciazione fra le opere realizzate dal seguito di Vincenzo Foppa (G. Frizzoni, 1899). L'attribuzione a Zenale continua però a essere ancora ritenuta valida (W. Suida, 1902; B. Berenson, 1907). La, pur alta, qualità della tavola stenta ad affermarsi, declassando così l'Annunciazione a opera della scuola di Foppa (C. J. Ffoulkes, R. Maiocchi, 1909). Una maggior considerazione del dipinto venne espressa in occasione della Mostra leonardesca (Milano, 1939) e di quella sui Tesori dell'arte lombarda (Zurigo, 1948); in quest'ultima la scheda redatta da Gian Alberto dell'Acqua riflette per la prima volta sull'innegabile dipendenza dell'opera dagli studi di Bramante e Leonardo. Nello stesso anno la tavola venne datata al tempo del secondo soggiorno di Leonardo a Milano (F. Wittgens, s.d.), definendo l'Annunciazione un'"opera d'eccezione [...] vivificata dal soffio di Bramante e Leonardo" e ipotizzandone una provenienza dal polittico per Santa Maria Gualtieri a Pavia, pagato a Foppa nel 1499; questa ipotesi venne totalmente ridimensionata da Giovanni Agosti (2003) che, sulla base di studi specifici, ha riflettuto sulla possibilità che l'ancona pavese fosse in buona parte un complesso scultoreo e che Foppa avesse in quel caso dipinto i rilievi e le statue di cui era composto 
73 A 52 -A- 
Angelo Annunciante 
Scomparto laterale di un polittico raffigurato entro una cornice dorata modanata del sec. XIX; il dipinto mostra l'Angelo annunciante in ginocchio, quasi in atto di parlare, che regge nella mano sinistra il giglio. Sullo sfondo è presente una loggia sulla quale sono incastonate preziose decorazioni in oro con motivi fitomorfi 
Angelo Annunciante 
Stresa (VB) 
0100106956 
dipinto 
proprietà privata 
tavola/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Crowe, Joseph Archer/ Cavalcaselle, Giovanni Battista - 1871 
bibliografia specifica: Vincenzo Foppa. Un protagonista del Rinascimento - 2003 
bibliografia specifica: Beltrami, Luca - 1895 
bibliografia specifica: Berenson, Bernard - 1907 
bibliografia specifica: Frizzoni, Gustavo - 1890 
bibliografia specifica: Frizzoni, Gustavo - 1899 
bibliografia specifica: Suida, Wilhelm - 1902 
bibliografia specifica: Wittgens, Fernanda - s.d 
bibliografia specifica: Capolavori da scoprire. La collezione Borromeo - 2006 
bibliografia specifica: Ffoulkes, Constance Jocelyn/ Maiocchi, Rodolfo - 1909 
bibliografia specifica: Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell'Europa - 2015 
bibliografia specifica: Kunstschätze der Lombardei - 1949 
bibliografia specifica: Calvi, Girolamo Luigi - 1865 
bibliografia specifica: Mostra di Leonardo Da Vinci - 1939 

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