TROFEO DI CACCIA (porta, opera isolata) di Vacca Angelo - bottega piemontese (fine sec. XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100203759-0 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

porta, opera isolata TROFEO DI CACCIA
enit
TROFEO DI CACCIA (porta, opera isolata) di Vacca Angelo - bottega piemontese (fine sec. XVIII) 
1790-1791 
Il recto della porta è decorato a doppio registro da dipinti su tela su fondo azzurro raffiguranti, quello superiore, un trofeo di caccia con uccelli e, quello inferiore, cinque uccelli tra fiori e foglie. Il verso presenta due pannelli lignei non corrispondenti a quelli del recto dipinti a motivi con festoni di fiori e foglie su fondo avorio 
porta (opera isolata) 
00203759 
01 
0100203759 
CAMERA DEGLI SCUDIERI; Di Giovanni Battista Crosato (Treviso, 1697 - Venezia, 1758) e Girolamo Mengozzi Colonna (Ferrara, ca. 1688 - Verona?, ca. 1766) l'affresco raffigurante nella volta Giasone e il drago alato, e nei peducci le Stagioni, risalente al 1733; Di Vittorio Amedeo Gaetano Cignaroli (Torino, 1730 - 1800) e collaboratori le Vedute di caccia, ad olio su tela, databili tra il 1771 ed il 1777: vi sono raffigurate le varie fasi della caccia al cervo. La stagione della caccia iniziava a Stupinigi a settembre e raggiungeva il suo momento di massima espressione il 3 novembre, con la grande caccia di Sant'Uberto. Il ciclo del Cignaroli attesta, tra gli altri, i quattro tempi principali: la sortita dalla Palazzina; il débucher, ossia l'inseguimento da parte dei cani che vengono sciolti in seguito all'avvistamento delle prede; l'hallaly, cioè il momento in cui l'animale cerca di far perdere le tracce di sé, gettandosi nell'acqua; la curée, momento finale, in cui la zampa destra del cervo morto viene offerta al personaggio più importante tra i partecipanti alla battuta, mentre ai cani vengono gettate le spalle dell'animale. Tra i quadri più piccoli si riconoscono: la partenza dei cani più esperti; la conversione della rotta dei cani caduti in difetto che prendono a seguire le tracce di una cerva (non si abbattevano che animali maschi); l'arresto di un bracconiere; I Trofei di caccia, risalenti al 1791, a decorazione delle pareti, sono di Angelo Vacca (Torino, 1746 -1814); La decorazione parietale ad affresco che si conserva nello sfondato a sinistra potrebbe essere quella originale; Le due consoles in legno intagliato e dorato, con bordo a greca, sono gli unici arredi pertinenti.; (Apparato didattico elaborato per l'Ordine Mauriziano da S. Damiano a cura di C. Mossetti e C. Bertolotto) 
43 C 11 31 1 
TROFEO DI CACCIA 
Il recto della porta è decorato a doppio registro da dipinti su tela su fondo azzurro raffiguranti, quello superiore, un trofeo di caccia con uccelli e, quello inferiore, cinque uccelli tra fiori e foglie. Il verso presenta due pannelli lignei non corrispondenti a quelli del recto dipinti a motivi con festoni di fiori e foglie su fondo avorio 
TROFEO DI CACCIA 
Nichelino (TO) 
0100203759-0 
porta 
proprietà Ente pubblico non territoriale 
legno/ intaglio/ pittura/ doratura 
tela/ gessatura/ pittura 
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