ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno (dipinto, opera isolata) - ambito piemontese (primo quarto sec. XIX)

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dipinto, opera isolata ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno
ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno (dipinto, opera isolata) - ambito piemontese (primo quarto sec. XIX) 
ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno (dipinto, opera isolata) - ambito piemontese (primo quarto sec. XIX) 
1818-1824 
Il personaggio è rappresentato stante, di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso lo spettatore. Sopra la parrucca cenere, con ricciolo sopra le orecchie, porta lo zucchetto nero. Indossa una mozzetta blu con profili, bottoni e risvolto rossi; al di sotto un rocchetto bianco con ampia fascia in pizzo su fodera rossa nella manica. Al collo porta una croce dorata con pietre preziose. Mosta la mano con anello nell'indice con la quale tiene un foglio piegato. Sfondo neutro di colore bruno. In basso fascia chiara con iscrizione su quattro righe in nero. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Tipologia a gola; battuta liscia; fasce interna ed esterna modinate, centrale liscia. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione 
dipinto (opera isolata) 
23 
284-23 
da 283 a 305 
00208729 
01 
0100208729 
La prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. In assenza di indicazioni documentarie specifiche sul dipinto in esame, ad un'analisi stilistica e storica, relativa alla biografia del personaggio rappresentato, il dipinto può essere datato al primo quarto dell'Ottocento. Antonino Faa dei marchesi di Bruno e Fontanile (Alessandria, 1762-1829) nel 1795 divenne Prevosto di Desana e nel 1817 divenne vescovo di Asti, F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, pp. 150-151 
61 B 2 (ANTONINO FAA DI BRUNO) + 52 
ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno 
Il personaggio è rappresentato stante, di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso lo spettatore. Sopra la parrucca cenere, con ricciolo sopra le orecchie, porta lo zucchetto nero. Indossa una mozzetta blu con profili, bottoni e risvolto rossi; al di sotto un rocchetto bianco con ampia fascia in pizzo su fodera rossa nella manica. Al collo porta una croce dorata con pietre preziose. Mosta la mano con anello nell'indice con la quale tiene un foglio piegato. Sfondo neutro di colore bruno. In basso fascia chiara con iscrizione su quattro righe in nero. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Tipologia a gola; battuta liscia; fasce interna ed esterna modinate, centrale liscia. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione 
ritratto del vescovo Antonino Fàa di Bruno 
Torino (TO) 
0100208729 
dipinto 
proprietà Stato 
metallo 
legno/ intaglio/ doratura 
tela/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Accademie e Biblioteche - 1982 
bibliografia specifica: Tutti a Superga - 1894 
bibliografia specifica: Pastore F - 1797 
bibliografia specifica: Pastore F - 1828 

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