motivi decorativi vegetali a foglie di quercia (lampadario, opera isolata) - produzione Italia settentrionale (fine/inizio secc. XIX/ XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100210441 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
lampadario, opera isolata motivi decorativi vegetali a foglie di quercia
enit
motivi decorativi vegetali a foglie di quercia (lampadario, opera isolata) - produzione Italia settentrionale (fine/inizio secc. XIX/ XX)
1890-1910
Il lampadario è formato da tre gruppi di dodici luci ciascuno trattenuti da un lungo cordone rivestito di tela che discende dal piano nobile al piano terreno; il primo gruppo di luci illumina il primo piano; il secondo il pianerottolo della scala a chiocciola, il terzo il vano al piano terreno. Ciascun gruppo di luci è formtato da dodici bracci intrecciati e disposti a grappolo decorati da elementi foglie di quercia e terminanti con corolla stilizzata in ferro battuto, dipinti a vari colori e, in parte dorati, già predisposti per ospitare lampadine per la luce elettrica
lampadario (opera isolata)
369
322712
00210441
01
0100210441
Benché il particolare lampadario non figuri nell'elenco topografico degli arredi di palazzo Dal Pozzo posti in vendita da Casa Savoia-Aosta allegato al verbale del Consiglio provinciale del luglio 1940, che ne approvava l'acquisto a seguito dell'acquisizione dell'edificio da parte dell'Ente stesso, la particolare tipologia, evidentemente realizzata appositamente per illuminare la scala a chiocciola costruita negli ultimi decenni dell'Ottocento (M. Cassetti, B. Signorelli, Palazzo Dal Pozzo della Cisterna e l'Isola dell'Assunta, Torino, 1994, pp. 166-170); nonché l'analogia con i gruppi di luci collocati sul soffitto della cosiddetta "Sala gialla", la cui decorazione con vetri cattedrali porta la data 1899 (L. Facchin, Raccolte d'arte in Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Schede storico artistiche, in M. Cassetti, B. Signorelli, Il palazzo Dal Pozzo della Cisterna nell'Isola dell'Assunta, Torino, (in corso di stampa), p. 175), non permettono dubbi circa la collocazione originaria nell'edificio e la datazione sulla fine del XIX secolo. Di rilievo, appare, inoltre, la scelta del materiale, il ferro battutto, che godette di largo impiego e di notevoli apprezzamenti da parte della committenza dell'epoca, V. Terraroli, Le arti decorative in Lombardia tra Ottocento e Novecento nel dibattito tra artigianato e industria. I ferri battuti e le vetrate artistiche, in V. Terraroli (a cura di), Le arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1780-1940, Milano, 1999, pp. 9-44
25 G (+27) (QUERCIA) : 25 G 21 (GHIANDA)
motivi decorativi vegetali a foglie di quercia
Il lampadario è formato da tre gruppi di dodici luci ciascuno trattenuti da un lungo cordone rivestito di tela che discende dal piano nobile al piano terreno; il primo gruppo di luci illumina il primo piano; il secondo il pianerottolo della scala a chiocciola, il terzo il vano al piano terreno. Ciascun gruppo di luci è formtato da dodici bracci intrecciati e disposti a grappolo decorati da elementi foglie di quercia e terminanti con corolla stilizzata in ferro battuto, dipinti a vari colori e, in parte dorati, già predisposti per ospitare lampadine per la luce elettrica
motivi decorativi vegetali a foglie di quercia
Torino (TO)
0100210441
lampadario
proprietà Ente pubblico territoriale
metallo
tela
ferro/ battitura/ pittura/ doratura
canapa
bibliografia di confronto: Terraroli V - 1999
bibliografia di confronto: Cassetti M./ Signorelli B - c. di s
bibliografia di confronto: Cassetti M./ Signorelli B - 1994