ROVINE ARCHITETTONICHE (SOVRAPPORTA, elemento d'insieme) di Ottani Gaetano (metà sec. XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100211153 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

SOVRAPPORTA, elemento d'insieme ROVINE ARCHITETTONICHE
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ROVINE ARCHITETTONICHE (SOVRAPPORTA, elemento d'insieme) di Ottani Gaetano (metà sec. XVIII) 
1758-1758 
La sovrapporta, dagli angoli sagomati, raffigura rovine architettoniche disposte scenograficamente sulla sinistra, con paesaggio sullo sfondo. Alcune figurine popolane sono delineate ai piedi delle architetture 
SOVRAPPORTA (elemento d'insieme) 
00211153 
01 
0100211153 
La tela fa parte di un ciclo di quattro sovrapporte ed un paracamino raffiguranti rovine architettoniche dipinte da Gaetano Ottani per questa sala, in origine destinata ad anticamera dei Valletti. L'impostazione degli elementi architettonici, del paesaggio di sfondo e delle figurine ritratte derivano da esempi celebri di Marco Ricci, Giovanni Paolo Pannini, Andrea Locatelli e Francesco Guardi. La personalità di Gaetano Ottani, bolognese (Bologna 1708 - Torino 1801), é multiforme: musico, cantante tenore e pittore. Gaetano, la cui parentela con il maestro di cappella nel Duomo Bernardino Ottani rimane dubbia, risulta a Torino a partire dal 1746 e si esibisce come cantante al Teatro Regio nelle stagioni comprese tra il 1749 e il 1768. L'attività di pittore al servizio della corte sabauda è documentata per gli anni 1754-1789 e riguarda prevalentemente marine, decorazioni floreali e architetture. I dipinti in Palazzo Chiablese, attribuiti dall'inventario di epoca francese a Gambone, vengono "ripuliti e ristaurati in nuovo" nell'Ottocento, come riferisce il testimoniale di Stato, nuovamente a metà del secolo scorso da Cecconi e tra il 1970 e il '72 da Letizia Piraccini. Il ciclo è documentato da un pagamento riportato nelle "Schede Vesme": L. 375 "al pittore Gaetano Ottani, per aver dipinto a prospettiva con figurine cinque quadri per quattro sovrapporte, ed il controfornello nella camera de' valet a piè del nuovo appartamento del Duca di Chablaix" nel 1758. Una sovrapporta reca la firma di Ottani, che si definisce "bolognese tenore accademico clementino e di quella di Verona", con data 1770. Si può ipotizzare che questa sia un rifacimento, forse a causa del degrado dell'opera originaria, dello stesso pittore, pagato nel 1771 "per aver dipinto un quadro di prospettiva per sovrapporta dell'anticamera de' valletti a piè, da collocarsi nell'appartamento del Duca di Chablaix; L. 75" (cfr. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo", Torino 1968, v. III pp. 753-754). Per confronti si rimanda a due tele in collezione privata torinese, provenienti da una "villa di Varese" e altre opere presenti sul territorio piemontese (cfr. V. Viale, a cura, "Mostra del Barocco piemontese", catalogo della mostra, Torino 1963, pp. 107-108 tt. 186a-b; Paolo San Martino, "Gaetano Ottani <>, 1708-1801", in "Studi piemontesi" novembre 1990, vol. 19 fasc. 2 pp. 359-364) 
48 C 14 9 
ROVINE ARCHITETTONICHE 
La sovrapporta, dagli angoli sagomati, raffigura rovine architettoniche disposte scenograficamente sulla sinistra, con paesaggio sullo sfondo. Alcune figurine popolane sono delineate ai piedi delle architetture 
ROVINE ARCHITETTONICHE 
Torino (TO) 
0100211153 
SOVRAPPORTA 
proprietà Stato 
tela/ pittura a olio 
bibliografia di confronto: AA.VV - 1963 
bibliografia specifica: AA.VV - 1990 
bibliografia specifica: Baudi di Vesme, Alessandro - 1963 
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seguo le relazioni inverse