soggetto assente (bandiera, insieme) by Pellengo Giovanni, Sinsan Gaestano (secondo quarto sec. XIX)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100216738 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty

bandiera, insieme soggetto assente
soggetto assente (bandiera, insieme) di Pellengo Giovanni, Sinsan Gaestano (secondo quarto sec. XIX) 
soggetto assente (bandiera, insieme) by Pellengo Giovanni, Sinsan Gaestano (secondo quarto sec. XIX) 
bandiera (insieme) 
Bandiera realizzata con taffetas ora écru, beiges e azzurro, ricamati con la tecnica dell'intarsio, formando al centro una croce, agli angoli motivi a stella e, lungo il bordo, un sinuoso nastro azzurro. Le cuciture sono rifinite con oro filato. E' presene uno scudo, posto in un angolo, ricamato in seta nera e azzurra. Vena (?) in taffetas azzurro ad andamento rettangolare 
1821-1821 
0100216738 
bandiera 
00216738 
01 
0100216738 
Il manufatto così doveva apparire: drappo con due punte al flottante, con larghezza massima (in corrispondenza di ciascuna delle due punte) di 86 cm, larghezza minima (in corrispondenza dell'incavo tra le due punte) 52 cm, altezza 60,2 cm , il cui colore di fondo era rosso. Ai quattro angoli del drappo erano poste cinque (al 1° e 4°) o tre (al 2° e 3°) fiamme ondeggianti turchine e orlate d'argento. Sovrapposti alle fiamme ondeggianti erano situate al 2° e 3° al flottante e 4° all'asta delle stelle bianche orlate d'argento. Al primo all'asta era posto uno scudo con cornice dorata nel quale è ricamata l'arme del Genevois inquartata con Bresse. Al 2° al battente era posto un secondo scudetto, con ricamato in nero sul campo bianco il predicato del reggimento: "DRAGONI DEL GENEVOIS". Tutto il drappo era bordato dal "bordo ondeggiante alla sarda", bianco, ornato in pieno da una striscia ondeggiante di tessuto azzurro, appuntato ai quattro angoli. A sua volta il bordo era orlato d'oro. Al lato verticale era cucita la vena di taffetas azzurro che serviva ad inserire il drappo sull'asta. La cornetta fu confezionata a Torino dal tappezziere Giovanni Pellengo e ricamata dal ricamatore Gaetano Sinsan nella tarda estate del 1821. Fu ritirata nel 1832, quando Carlo Alberto decise di lasciare in dotazione ai reggimenti di cavalleria il solo stendardo reale. Rimase di proprietà del colonnello comandante e raggiunse l'Armeria nel 1878 (Corrispondenza, fascicolo 404). Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino.||Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Corrispondenza, fascicolo 404.||||||||||||||||||Bibliografia 
soggetto assente 
soggetto assente 
Bandiera realizzata con taffetas ora écru, beiges e azzurro, ricamati con la tecnica dell'intarsio, formando al centro una croce, agli angoli motivi a stella e, lungo il bordo, un sinuoso nastro azzurro. Le cuciture sono rifinite con oro filato. E' presene uno scudo, posto in un angolo, ricamato in seta nera e azzurra. Vena (?) in taffetas azzurro ad andamento rettangolare 
Torino (TO) 
proprietà Stato 
soggetto assente 
seta/ taffetas 
seta/ ricamo 
seta/ ricamo in oro 
seta/ ricamo in seta 
bibliografia specifica: Angelucci A - 1890 
bibliografia specifica: Gerbaix de Sonnaz C. A - 1911 

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