ritratto del pittore Francesco Fontebasso (dipinto, opera isolata) by Longhi Alessandro (metà sec. XVIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100350796 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto, opera isolata ritratto del pittore Francesco Fontebasso
ritratto del pittore Francesco Fontebasso (dipinto, opera isolata) di Longhi Alessandro (metà sec. XVIII)
ritratto del pittore Francesco Fontebasso (dipinto, opera isolata) by Longhi Alessandro (metà sec. XVIII)
post 1757-ante 1760
Cornice in legno intagliato e dipinto liscia e decorata nel listello interno
dipinto (opera isolata)
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00350796
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0100350796
Il dipinto fu donato al Museo dallo scultore Gabriele Ambrosio nel 1891. Baudi di Vesme (1899; 1909), come del resto quasi tutti gli studi a seguire (Brosch, 1929; Pacchioni, 1932; Donzelli, 1967; Martini, 1971, 1982; De Re, 1990; Pallucchini, 1994), lo assegnava al ritrattista Alessandro Longhi, figlio del più noto pittore veneziano Pietro, accostandolo all’incisione (tav. XV) allegata al Compendio delle vite de’ pittori veneziani istorici più rinomati del presente secolo con suoi ritratti tratti dal naturale delineati e incisi, pubblicato dall’artista a Venezia nel 1762 su commissione d’ignoto (Moschini, 1932). Egli precisava infatti nel proemio di averli realizzati prima su tela e in un secondo tempo intagliati su rame (cfr. Martini, 1971). Vittorio Moschini tuttavia fu l’unico a rigettare la paternità dell’opera, ritenendo il dipinto una derivazione e non il modello dell’acquaforte pubblicata nel volume, mentre Noemi Gabrielli (1971) lo classificava soltanto come attribuito all’artista. Al contrario Egidio Martini (1982) lo inseriva in quella serie di Ritratti di pittori, realizzata entro il 1760 e incisa tra il 1760 e il 1762, concorde per misure, stile e tecnica “bambagiosa e morbida” da lui in parte rintracciata e associata a quell’impresa editoriale. Ne fanno attualmente parte il Ritratto di Antonio Balestra di collezione privata, di Giambattista Piazzetta del Museo veneziano di Ca’ Rezzonico (Martini, 1971), quelli di Francesco Zugno e di Gaspare Diziani di collezione privata (Martini, 1982) e da ultimo quello di Giuseppe Zais, restituito al Longhi da Filippo Pedrocco (1993, p. 185 nota 6). Indubbiamente il dipinto condivide con gli altri il taglio a mezzo busto dell'effigiato, il formato ovale della finta cornice rococò entro cui è racchiuso il personaggio ritratto e l’iscrizione apposta in calce, anche se l’attuale stato conservativo dell’opera - interessata da un generale offuscamento della superficie pittorica - non rende al momento piena giustizia della pennellata briosa e leggera di ascendenza nogariana che caratterizza gli altri dipinti del ciclo, né del sapiente uso del colore talvolta steso per trasparenze e velature. Ancora a distanza di un ventennio, per soddisfare una commissione conferitagli dall’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1781, il pittore riproponeva la stessa tipologia ritrattistica, inserita entro un ovale dipinto e corredato in calce da iscrizione didascalica, per riprodurre le fattezze di Tiziano, Veronese, Tintoretto e Bassano, tra i quali è stato al momento rintracciato soltanto quello del Cadorino in una collezione privata trevigiana (Martini, 1971)
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ritratto del pittore Francesco Fontebasso
Cornice in legno intagliato e dipinto liscia e decorata nel listello interno
ritratto del pittore Francesco Fontebasso
Torino (TO)
0100350796
dipinto
proprietà Stato
tela/ pittura a olio
bibliografia specifica: Donzelli, Carlo - 1957
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1959
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1965
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1971
bibliografia specifica: Martini, Egidio - 1982
bibliografia specifica: Pacchioni, Guglielmo - 1932
bibliografia specifica: [Baudi di Vesme, Alessandro] - 1909
bibliografia specifica: [Baudi di Vesme, Alessandro] - 1899
bibliografia di confronto: Martini, Egidio - 1971
bibliografia specifica: Brosch, L - 1929
bibliografia specifica: De Re, M - 1990
bibliografia specifica: Moschini, Vittorio - 1932
bibliografia di confronto: Pedrocco, Filippo - 1993