morte di Cristo sulla croce (dipinto, opera isolata) - ambito ferrarese (metà sec. XVI)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0100351276 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

dipinto, opera isolata morte di Cristo sulla croce
enit
morte di Cristo sulla croce (dipinto, opera isolata) - ambito ferrarese (metà sec. XVI) 
post 1540-ante 1560 
La cornice in legno intagliata e dorata presenta due modanature liscie, una a motivi geometrici e una a motivi floreali. Al centro della tavoletta si staglia il Cristo in croce, dietro al quale appare un cielo plumbeo. Ai piedi della croce, sulla sinistra si scorge una fitta vegetazione a cespuglio, al centro un teschio e sullo sfondo un paesaggio urbano composto da numerosi edifici civili e religiosi 
dipinto (opera isolata) 
152  725  107bis 
00351276 
01 
0100351276 
La tavoletta su cui è raffigurato Cristo in croce pervenne in Galleria Sabauda nel 1872 come acquisto di Ludovico Carli. Dal catalogo di Gamba del 1884, il dipinto viene ricondotto all’ambito ferrarese (Pacchioni, 1932, p. 25; Gabrielli, 1972, p. 197). Lo sfondo scuro del cielo su cui si staglia la figura del crocifisso, la sua presenza fisica e la sua plasticità rimandano sia alla produzione figurativa emiliana, sia a quella lombardo-veneta. In particolare, proposti nella scheda OA cartacea di Francesca Quasimodo, vengono riscontrati puntuali riferimenti al linguaggio pittorico di Domenico Brusasorci (1515 ca.-1567), il quale, dopo la formazione veronese, si accosta al manierismo di Giulio Romano, ed entra a far parte dell'ambiente figurativo mantovano. La sua tela rappresentante il Crocifisso adorato dalla famiglia Serego Alighieri, conservato a Verona presso l'Istituto Stimmata, presenta una tipologia del Cristo in croce simile al dipinto di Torino (S. Marinelli, 1987, p. 145): la solidità del corpo, la resa delle mani, delle gambe e dei piedi, la disposizione del corpo croce, il capo reclinato su un lato, ed anche la scritta INRI nella cartella sommitale si riscontrano in maniera puntuale nei due dipinti. Esistono anche affinità tra il dipinto in questione e la Pala di Sant'Eufemia di Verona dello stesso Brusasorci nella resa del paesaggio, con minuti particolari ben sottolineati, mentre la rappresentazione di una città con cupole e campanili di sfondo ricorre con frequenza nella pittura mantovana della seconda metà del XVI secolo, in atmosfere scure e cupe, e riflette il gusto nordico in voga in ambito emiliano della prima metà del Cinquecento, tanto in Dosso Dossi, che in Mazzolino. Allo stesso ambito di Brusasorci e di Fermo Ghisoni si fa riferimento per il dipinto con il Crocifisso in Sant'Andrea a Mantova (P. Carpeggiani, C. Tellini Perina, 1987), molto vicino per impostazione e descrizione anche anatomica alla tavoletta in questione 
73 D 6 
morte di Cristo sulla croce 
La cornice in legno intagliata e dorata presenta due modanature liscie, una a motivi geometrici e una a motivi floreali. Al centro della tavoletta si staglia il Cristo in croce, dietro al quale appare un cielo plumbeo. Ai piedi della croce, sulla sinistra si scorge una fitta vegetazione a cespuglio, al centro un teschio e sullo sfondo un paesaggio urbano composto da numerosi edifici civili e religiosi 
morte di Cristo sulla croce 
Torino (TO) 
0100351276 
dipinto 
proprietà Stato 
tavola/ pittura a tempera 
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1959 
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1965 
bibliografia specifica: Gabrielli, Noemi - 1971 
bibliografia specifica: Pacchioni, Guglielmo - 1932 
bibliografia specifica: [Baudi di Vesme, Alessandro] - 1909 
bibliografia specifica: [Baudi di Vesme, Alessandro] - 1899 
bibliografia di confronto: Carpeggiani, Paolo; Tellini Perina, Chiara - 1987 
bibliografia specifica: Gamba, Francesco - 1879 
bibliografia di confronto: Marinelli, Sergio - 1987 
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