Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori (saliera, pendant) by Reinicke Peter (attribuito) - manifattura di Meissen (fine sec. XIX)

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saliera, pendant Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori
Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori (saliera, pendant) di Reinicke Peter (attribuito) - manifattura di Meissen (fine sec. XIX) 
Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori (saliera, pendant) by Reinicke Peter (attribuito) - manifattura di Meissen (fine sec. XIX) 
post 1891-ante 1900 
Saliera in porcellana dura di Meissen modellata, dipinta e dorata. Essa raffigura una contadinella seduta su di una coppia di ceste di vimini, che regge un mazzolino di fiori e indossa un abito con corpetto secondo la moda del Settecento e delle scarpe rosa chiaro. All’interno delle ceste di vimini sono dipinti dei fiori 
saliera (pendant) 
758 
00402243 
01 
0100402243 
La manifattura tedesca di Meissen, in Sassonia, fu la prima in Europa a produrre porcellana a pasta dura: si deve a lei, infatti, il merito di aver scoperto il segreto cinese circa la realizzazione della più pregiata tra le qualità dei prodotti ceramici. Fino a quando, sul finire del XVII secolo, i primi esemplari di porcellane provenienti dal lontano Oriente non ebbero raggiunto i porti olandesi, questo prezioso materiale era pressoché sconosciuto in Europa. Fu l’alchimista Johann Friedrich Böttger al servizio di Augusto II di Polonia, detto “Augusto il Forte”, a scoprire intorno al 1710 la preziosa formula, che prevedeva l’aggiunta del caolino al composto argilloso. Per la prima metà del XVIII secolo la fabbrica di Meissen fece scuola in tutta Europa quanto a forme e motivi decorativi grazie all’aver acquisito tra le sue maestranze due importanti e infaticabili artisti: il modellatore Johan Joachim Kaendler e il pittore Johann Gregorius Höroldt, i quali, in continua e reciproca competizione, si sfidarono nella realizzazione di pezzi dalle forme sempre più complicate ed esuberanti. Popolari e molto ricercate furono le statuette ideate e modellate da Kaendler e dai suoi collaboratori, raffiguranti molteplici e divertenti tipi iconografici, che assecondavano il gusto vigente: scenette relative alla vita di corte (le cosiddette “Scene Watteau” o “Crinoline”), ritratti di personaggi famosi della corte sassone, ballerini, suonatori, figure popolane e i loro mestieri, i personaggi della Commedia italiana, animali a grandezza naturale, puttini, allegorie, e molti altri. Trascorso il Settecento, diffuso il segreto della realizzazione della porcellana presso le altre manifatture europee, raggiunto il primato in fatto di originalità decorativa da parte della reale manifattura di Sevrès e oramai impostosi il gusto del Neoclassico, a poco a poco Meissen perse la sua posizione dominante, per cui già nei primi decenni dell’Ottocento non ebbe altra scelta che riproporre i modelli che avevano fatto successo nella prima metà del Settecento. E' possibile datare le porcellane di Meissen, e riconoscerne la validità, anche per mezzo del marchio dipinto, due spade incrociate in blu di cobalto sotto vernice, che, a seconda delle fasi storiche della produzione, cambiano aspetto, diventando uno strumento utile alla classificazione delle opere presenti in numerose collezioni private e pubbliche e sul mercato antiquario (Pietsch - Witting 2010, pp. 11-23) 
31A2352(+5) : 46AA14 : 25G411 : A7751(+4) 
Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori 
Saliera in porcellana dura di Meissen modellata, dipinta e dorata. Essa raffigura una contadinella seduta su di una coppia di ceste di vimini, che regge un mazzolino di fiori e indossa un abito con corpetto secondo la moda del Settecento e delle scarpe rosa chiaro. All’interno delle ceste di vimini sono dipinti dei fiori 
Contadina seduta che tiene un mazzolino di fiori 
Agliè (TO) 
0100402243 
saliera 
proprietà Stato 
porcellana dura/ pittura 
porcellana dura/ doratura 
porcellana dura/ modellatura 
bibliografia di corredo: Rosa - 1966 
bibliografia di corredo: Pietsch, Ulrich - Witting, Theresa - 2010 
bibliografia di confronto: Stahlbusch, Till Alexander - 1996 
bibliografia di confronto: Adams, Yvonne - 2001 

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