San Firmino (stampa) - ambito piemontese (seconda metà XIX)

post 1850-ante 1890 

San Firmino 

stampa (di invenzione) 

0100409910 

Stampa, entro cornice in legno nero, raffigurante S. Firmino in abiti da sacerdote con un crocifisso nella mano destra. L’oggetto appartiene al ricco nucleo di arredi e suppellettili giunti ad Agliè nel 1913 dalla Villa ducale di Stresa. La villa, che sino al 1848 era stata la residenza di Antonio Rosmini, luogo d’incontro dall'intellighenzia risorgimentale fu scelta da Casa Savoia per esiliare la duchessa Elisabetta che, a nemmeno un anno dalla morte di Ferdinando, diede scandalo sposando un gentiluomo del suo seguito. Subito dopo l’arrivo della duchessa la villa fu interessata da lavori di restauro e arredamento curati dall'architetto Pietro Bottini (1809-1872). Per cinquant'anni la villa, che dopo l’arrivo della duchessa prese il nome di “Villa ducale”, divenne uno dei luoghi più esclusivi di ritrovo della nobiltà europea sino al 1912, quando, oramai a ridosso della Grande guerra, l’anziana duchessa morì. Oggi l'opera appartiene all’arredo della cappella di S. Massimo, iniziata già nel 1642 e proseguita fino al 1657, mantiene ancora nella cupola il primigenio impianto decorativo: a maestranze luganesi di quest’epoca risalgono infatti sia gli affreschi con la Vita della Vergine sia gli stucchi. Per il resto, invece, l’ambiente appartiene all’età di Carlo Felice quando, sostituito il pavimento, eretto un nuovo altare e rimodellate le pareti con stucco lucido e rifiniture plastiche pure in stucco, si appronta un corredo pittorico e statuario, rimasto nella sostanza immutato fino ai giorni nostri (E. Gabrielli 2001, pp. 60-61) 

11H(FIRMINO) 

San Firmino 

San Firmino 

San Firmino 

Agliè (TO) 

0100409910 

stampa di invenzione 

proprietà Stato 

carta/ cromolitografia 

bibliografia di corredo: Gabrielli, Edith - 2001