Santo vescovo/ San Giovanni Battista/ (?)/ San Caterina (dipinto murale, elemento d'insieme) di Maestro della Tomba Fissiraga (attribuito) (secondo quarto sec. XIV)

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dipinto murale, elemento d'insieme Santo vescovo/ San Giovanni Battista/ (?)/ San Caterina
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Santo vescovo/ San Giovanni Battista/ (?)/ San Caterina (dipinto murale, elemento d'insieme) di Maestro della Tomba Fissiraga (attribuito) (secondo quarto sec. XIV) 
1325-1349 
L'affresco che si presenta si molto lacunoso ma ben conservato nelle parti superstiti, raffigura otto santi e sante, ritratti in lunga teoria, frontalmente da sinistra a destra, fra due santi (Protasio e Gervaso?), in vesti rosate, è Sant'Abrogio (riconoscibile dalla destra alzata in cui doveva tenere lo scudiscio) in piviale verde scuro con colletto e pettorale rosso; S. Bartolomeo in veste verde scura e manto rosa a riflessi giallastri; un santo vescovo, avvolto da piviale rosso; S. Giovanni Battista coperto di pelli d'animali di color grigiastro, con l'Agnello simbolico; la figura di una santa, in vesti rosse e blu (con risvolti gialli); S. Caterina M., in tunica grigia sfumata di rosa, con un manto rosso foderato di vaio. All'estrema destra, infine, la figuretta di un orante 
dipinto murale (elemento d'insieme) 
00041259 
03 
0300041259 
Scoperto al pari della teoria degli Apostoli del registro superiore negli anni 1948- 1950, il grande affresco, rinvenuto purtroppo lacunoso, è stato attribuito dal Dell'Acqua (1952, pp. 62- 63), per raffronti di carattere stilistico, al cosiddetto Maestro della Tomba Fissiraga e perciò cronologicamente collocato nel secondo quarto del XIV secolo. In questo affresco, sottolineava il Dell'Acqua "non è difficilmente ritrovare...la fermezza di rilievo, il pacato impianto compositivo e il colorismo dolcemente fuso e insieme vivace dell'affresco Fissiraga; si veda, per tutte, la S. Caterina, soda e terragna, benchè ingentilita dalle tonalità bicolori della veste grigia e rosata e del manto di un rosso pesante soppannato di vaio. In questo affresco sono inoltre ben riconoscibili quei "manierismi" che il Toesca (1912) aveva indicato come caratteristici del Maestro: il tipo delle orecchie, formate da un complesso ghirigoro, il taglio degli occhi, la contrazione della muscolatura facciale e infine i colori delle vesti, intensi e brillanti, ben armonizzati da pacate tonalità e delicate sfumature 
Santo vescovo/ San Giovanni Battista/ (?)/ San Caterina 
L'affresco che si presenta si molto lacunoso ma ben conservato nelle parti superstiti, raffigura otto santi e sante, ritratti in lunga teoria, frontalmente da sinistra a destra, fra due santi (Protasio e Gervaso?), in vesti rosate, è Sant'Abrogio (riconoscibile dalla destra alzata in cui doveva tenere lo scudiscio) in piviale verde scuro con colletto e pettorale rosso; S. Bartolomeo in veste verde scura e manto rosa a riflessi giallastri; un santo vescovo, avvolto da piviale rosso; S. Giovanni Battista coperto di pelli d'animali di color grigiastro, con l'Agnello simbolico; la figura di una santa, in vesti rosse e blu (con risvolti gialli); S. Caterina M., in tunica grigia sfumata di rosa, con un manto rosso foderato di vaio. All'estrema destra, infine, la figuretta di un orante 
Santo vescovo/ San Giovanni Battista/ (?)/ San Caterina 
Varese (VA) 
0300041259-1 
dipinto murale 
proprietà Ente religioso cattolico 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia specifica: Toesca P - 1912 
bibliografia specifica: Baroni C - 1944 
bibliografia specifica: Baroni C - 1955 
bibliografia specifica: Giampaolo L - 1952 
bibliografia specifica: Tatto G - 1954 
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