tabernacolo, complesso decorativo by Cagnola Luigi, Thomas Pietro (sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300070815-0 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
tabernacolo, complesso decorativo
tabernacolo, complesso decorativo di Cagnola Luigi, Thomas Pietro (sec. XIX)
tabernacolo, complesso decorativo by Cagnola Luigi, Thomas Pietro (sec. XIX)
1832-1833
Tabernacolo in bronzo dorato a forma di tempietto circolare con otto semicolcnne corinzie scanalate e, negli intercolumni, nicchie racchiudenti statuette di santi a tutto tondo: tra di essi si possono identificare per i loro attributi, S.Marco, S.Matteo, S.Luca, S.Giovanni Ev. e S. Giovanni Battista. Basamento e pareti del tempietto a bugnato liscio. La calotta a scaglie, alla cui sommità è collocata una statuetta del Redentore, poggia su due fasce lisce degradanti; al di sotto di queste una cornice aggettante e un fregio a festoni e nastri alternati a teste di cherubini. La portina del tabernacolo, ad arco a pieno centro con testina per serraglia, reca un bassorilievo raffigurante la Deposizione: dietro il gruppo delle figure, sullo sfondo di una montagna, si staglia la croce col cartiglio
tabernacolo (complesso decorativo)
00070815
03
0300070815
Nell' archivio del Collegio della Guastalla (Arch. Moderno, Amministrazione, 58) è conservato il contratto, datato 6 giugno 1832, stipulato tra il Marchese Luigi Cagnola, delegato dagli amministratori del collegio e lo scultore Pietro Thornas, che si impegna ad eseguire il tabernacolo in bronzo dorato per la chiesa del collegio, su disegno dello stesso Cagnola. Il disegno è purtroppo mancante, ma il ciborio rispecchia fedelmente le indicazioni contenute nel contratto, dalle colonne scanalate, alle otto statuine, al bassorilievo, al trattamento "a smorto e a lucido". Alla Raccolta Bertarelli, fra i disegni del Cagnola dati in deposito dalla Pinacoteca di Brera, esiste la pianta del tabernacolo (lNV. 3353), firmata, con il riferimento al contratto col Thomas, già segnalato da C.ALBERICI (1963, p.149). Nel 1833 il tabernacolo era sicuramente messo in opera, dati i solleciti di pagamento da parte del Thomas e la richiesta all'arcivescovo di Milano, in data 18 giugno, da parte della governatrice Giulia Porta, per la benedizione del nuovo tabernacolo (Archivio Moderno, Amministrazione, 58). Quest'opera, l'ultima conosciuta del Cagnola prima della sua morte (1833), testimonia la continuità e al tempo stesso l'evoluzione figurativa della tipologia del tabernacolo a tempietto, che ha il suo punto di partenza in quello donato da Pio IV alla chiesa milanese verso il 1560.Non è stato possibile reperire alcuna notizia sullo scultore Pietro Thomas dai repertori ottocenteschi
Tabernacolo in bronzo dorato a forma di tempietto circolare con otto semicolcnne corinzie scanalate e, negli intercolumni, nicchie racchiudenti statuette di santi a tutto tondo: tra di essi si possono identificare per i loro attributi, S.Marco, S.Matteo, S.Luca, S.Giovanni Ev. e S. Giovanni Battista. Basamento e pareti del tempietto a bugnato liscio. La calotta a scaglie, alla cui sommità è collocata una statuetta del Redentore, poggia su due fasce lisce degradanti; al di sotto di queste una cornice aggettante e un fregio a festoni e nastri alternati a teste di cherubini. La portina del tabernacolo, ad arco a pieno centro con testina per serraglia, reca un bassorilievo raffigurante la Deposizione: dietro il gruppo delle figure, sullo sfondo di una montagna, si staglia la croce col cartiglio
tabernacolo
Monza (MI)
0300070815-0
tabernacolo
detenzione mista pubblica/privata
bronzo/ doratura
bibliografia specifica: Alberici C - 1963
bibliografia di confronto: Dizionario Biografico degli Italiani - 1960-2006