piviale, opera isolata - manifattura italiana (seconda metà sec. XVII, sec. XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300080348 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

piviale, opera isolata
enit
piviale, opera isolata - manifattura italiana (seconda metà sec. XVII, sec. XVIII) 
1700-1799 
1650-1699 
Il mantello ed il cappuccio sono in seta viola, soltanto lo stolone, pure in seta viola è decorato da un ricamo che lo percorre in tutta la lunghezza. Esso si articola in orizzontale mediante il regolare alternarsi di una campanula, un garofano, una primula e un anemone, prima in fiore e poi in boccio. Fiori e boccioli gravano ciscuno su di uno stelo ricurvo nascente da un motivo di vaso stlizzato. Ogni vaso poggia sul punto di congiunzione di coppie di volute costituenti una lunga teoria orizzontale e speculari al motivo degli steli ricurvi. La serie di volute è poi sottesa da un profilo decorativo a fogliette ricurve e contrapposte; tra questo profilo e la serie di volute si possono ancora individuare le tracce di un unteriore motivo decorativo dovuto a ili broccati d'argento filato e paillettes. Alle due estremità il disegno si conclude con la ripetizione del motivo con lo stelo nascente da volue, ma in una forma dilatata e più articolata, con un maggior numero di racemi. Il gallone originale che decora il mantello ed il cappuccio è tessuto in oro filato e seta gialla, così pure il gallone che decora lo stolone, caratterizzato da volute stilizzate, alternate a coppie di fiori altrettanto stilizzati 
piviale (opera isolata) 
00080348 
03 
0300080348 
La seta viola del fondo è tessuta in taffetas. Il ricamo è ottenuto con sete nelle diverse sfumature del giallo, verde, azzurro, celeste e rosa. Argento filato su accia liscia e paillettes. Inoltre sono ancora evidenti dei tratti di decorazione in argento filato broccato, anche se, la rottura e la caduta di diversi fili laminati non permettono di comprenderne il disegno. La seta dello stolone su cui è stato riportato il ricamo non è coeva ad esso e neppure alla seta del mantello e del cappuccio, bensì più tarda, come si può anche verificare dalle differenti foderature, in grosso lino rosaceo per il cappuccio ed il mantello, in raso avorio per lo stolone. Similmente, il gallone che decora il mantello ed il cappuccio è originale, più tardo, invece, quello che decora lo stolone (si veda in proposito la scheda n. 171 attribuibile al sec. XVIII. Il gallone originale è molto rovinato dall'usura e dalle ossidazioni. I motivi angolari che caratterizzano il ricamo, l'insistita e regolare ripetizione delle volute affrontate al moto similare dei gambi ricurvi, farebbero ritenere il ricamo opera del sec. XVII 
Il mantello ed il cappuccio sono in seta viola, soltanto lo stolone, pure in seta viola è decorato da un ricamo che lo percorre in tutta la lunghezza. Esso si articola in orizzontale mediante il regolare alternarsi di una campanula, un garofano, una primula e un anemone, prima in fiore e poi in boccio. Fiori e boccioli gravano ciscuno su di uno stelo ricurvo nascente da un motivo di vaso stlizzato. Ogni vaso poggia sul punto di congiunzione di coppie di volute costituenti una lunga teoria orizzontale e speculari al motivo degli steli ricurvi. La serie di volute è poi sottesa da un profilo decorativo a fogliette ricurve e contrapposte; tra questo profilo e la serie di volute si possono ancora individuare le tracce di un unteriore motivo decorativo dovuto a ili broccati d'argento filato e paillettes. Alle due estremità il disegno si conclude con la ripetizione del motivo con lo stelo nascente da volue, ma in una forma dilatata e più articolata, con un maggior numero di racemi. Il gallone originale che decora il mantello ed il cappuccio è tessuto in oro filato e seta gialla, così pure il gallone che decora lo stolone, caratterizzato da volute stilizzate, alternate a coppie di fiori altrettanto stilizzati 
piviale 
Castel Goffredo (MN) 
0300080348 
piviale 
proprietà Ente religioso cattolico 
argento 
seta/ taffetas/ ricamo 
oro/ filatura 
paillettes 
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seguo le relazioni inverse