Speranza (statua, elemento d'insieme) - bottega lombarda (secondo quarto sec. XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300098222-4 an entity of type: CulturalPropertyComponent

statua, elemento d'insieme, sul timpano Speranza
Speranza (statua, elemento d'insieme) - bottega lombarda (secondo quarto sec. XVIII) 
Speranza (statua, elemento d'insieme) - bottega lombarda (secondo quarto sec. XVIII) 
statua (elemento d'insieme) 
La statua, posta sul lato destro del timpano, con la veste morbidamente drappeggiata intorno al corpo e a piedi scalzi, tiene la mano sinistra appoggiata sul ginocchio e tende verso l'alto la destra, che stringe un ramoscello in metallo (rame?) 
1725-1749 
0300098222-4 
statua 
00098222 
03 
0300098222 
Il ramoscello in mano alla figura allegorica la farebbe identificare con la Speranza, come indicato dalla visita pastorale del card. Pozzobonelli del 1764 (p. 133) e non con la Costanza, come affermato dal Campini (1770, p. 179).Nella relazione della visita pastorale del card. POZZOBONELLI del 1764, così come nelle "Notizie... " del Campini del 1770, la descrizione della facciata e del portale corrlsponde alla situazione attuale; l'assetto esterno della chiesa non sembra quindi aver subito modifiche malgrado le svariate conversioni d'uso dell'edificio, dalla soppressione del convento nel 1785 alla riconsacrazione della chiesa avvenuta nel 1881 (cfr. Guida storico-descrittivo della città di Monza , Monza s. d.; p. 49) . Al di là dell' attribuzione avanzata dalla BOSSAGLIA (1971, p. 132) per le parti architettoniche a Giovanni Antonio Quadrio, dal punto di vista stilistico il portale rientra nel filone del barocchetto lombardo. Anche le figure scolpite, sia quelle del portale, sia quelle poste alla sommità della facciata (schede nn. 0300098227-29), trattate con scioltezza composi ti va e finezza di modellato, sono da ritenersi legate alla scuola tardo barocca lombarda, in particolare a quella attiva nel Duomo di Monza, e accostabili ai modi di artisti ivi operanti, come Carlo Francesco Mellone ed Elia Vincenzo Buzzi, quest'ultimo documentato a Monza nel 1731(R. Bossaglia, L'arte dal Manierismo al primo Novecento. Il Settecento, in Storia di Monza e della Brianza, V, Milano, 1971, p. 137). Per la datazione, il portale e le parti scolpite si possono considerare coeve al rifacimento della chiesa, avvenuto tra il 1736 e il 1738, come testimoniato da documenti d'archivio (Archivio Curia Arcivescovile Milano, sez. III, Spedizioni diverse, fascicolo 18, fasc. 5) e dal lapis primarius, con la data 1736, murato all'esterno sulla parete destra della chiesa 
Speranza 
sul timpano 
La statua, posta sul lato destro del timpano, con la veste morbidamente drappeggiata intorno al corpo e a piedi scalzi, tiene la mano sinistra appoggiata sul ginocchio e tende verso l'alto la destra, che stringe un ramoscello in metallo (rame?) 
Monza (MI) 
proprietà Ente religioso cattolico 
Speranza 
pietra  metallo 
bibliografia specifica: Bossaglia R - 1971 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here