San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba (dipinto) by Ghianda Giovanni Paolo (attribuito) (sec. XVII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300178153 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty

dipinto San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba
San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba (dipinto) di Ghianda Giovanni Paolo (attribuito) (sec. XVII) 
San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba (dipinto) by Ghianda Giovanni Paolo (attribuito) (sec. XVII) 
ca 1629-ca 1629 
S. Domenico è raffigurato con un frate mentre si rivolge a un giovane per risanargli una gamba. Assistono alla scena numerosi astanti. Sullo sfondo c'è un paesaggio delimitato da una colonna coclide a sinistra, oltre la quale si scorge una collina con costruzioni mentre a destra si vede una chiesa 
dipinto 
405 
00178153 
03 
0300178153 
Il dipinto fu eseguito su commissione della confraterinta di S. Pietro martire per la cappella omonima della distrutta chiesa domenicana di S. Giovanni in Pedemonte di Como, come ha chiarito il ritrovamento di un atto notarile (1629) dal quale risulta la corretta individuazione dell'autore, già identificato in G. Paolo Recchi (San Romè-Poggi, 1898), in Isidoro Bianchi (Natale, 1981) e in Francesco Torriani (Bona Castellotti, 1985). Esso faceva pendant con la tela raffigurante il Miracolo dell'ostia consacrata di Cristoforo Caresana, pure menzionata nell'atto del 1629. Il Rovi (1989), restituendo la tela al Ghianda, già noto per l'esecuzione di affreschi nella seconda cappella al Sacro Monte di Varese (1624), ha proposto anche l'attribuzione al pittore di una tela con la Madonna col Bambino e S. Rocco che intercede per gli appestati, conservata nell'oratorio dell'Immacolata a Premana. Oltre a rintracciare rapporti stilisti tra le opere elencate, lo studioso ha rinvenuto contatti con l'attività di Giovan Mauro Della Rovere, detto il Fiammenghino, i cui influssi si aggiungono a quelli del Morazzone nel determinare la formazione del nostro pittore. Con il soggiorno del Ghianda a Roma tra il 1619 e il 1620 (Caprara, 1990) sono state giustificati i raffronti tra la tela di Como e le Storie di S. Cecilia dipinte dal Domenichino nella chiesa romana di S. Luigi dei Francesi e con alcuni episodi raffaelleschi nelle Stanze Vaticane (Rovi, 1992).Bibliografia: S. Monti, Atti della visita pastorale diocesana di F. Feliciano Niguarda vescovo di Como, II, Como 1895- 98, pp. 55- 61; S. Monti, La cattedrale di Como, Como, 1897, p. 178; M. San Romé - C. Poggi, Guida illustrativa del Civico Museo di Como, Como, 1898, pp. 154- 55; M. Natale, in Collezioni Civiche di Como: proposte scoperte, restauri, catalogo della mostra (Como, San Francesco marzo- maggio 1981), Milano 1981, scheda n. 27, p. 75; A. Rovi, in Il Seicento a Como, Dipinti dai musei civici e dal territorio, catalogo della mostra (Como, Piancoteca Civica, novembre- gennaio 1989- 1990), Como, 1989, scheda n. 15, pp. 107- 9; Inventario dei dipinti di proprietà del Comune di Como, dattiliscritto, 1977 ca.Mostre: 1981, Como, San Francesco; 1989- 90, Como, Pinacoteca Civica 
San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba 
S. Domenico è raffigurato con un frate mentre si rivolge a un giovane per risanargli una gamba. Assistono alla scena numerosi astanti. Sullo sfondo c'è un paesaggio delimitato da una colonna coclide a sinistra, oltre la quale si scorge una collina con costruzioni mentre a destra si vede una chiesa 
San Pietro martire sana un giovane cui era stata amputata una gamba 
Como (CO) 
0300178153 
dipinto 
proprietà Ente pubblico territoriale 
tela/ pittura a olio 
bibliografia specifica: Bona Castellotti M - 1985 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here