progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace (stampa) by Cagnola Luigi, Mercoli Giacomo il Giovane (attribuito) (sec. XIX)

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stampa, stampa di traduzione progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace
progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace (stampa) by Cagnola Luigi, Mercoli Giacomo il Giovane (attribuito) (sec. XIX) 
progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace (stampa) di Cagnola Luigi, Mercoli Giacomo il Giovane (attribuito) (sec. XIX) 
post 1816-ante 1825 
Elementi architettonici: base di colonna; piedistallo 
stampa (stampa di traduzione) 
2495 
00179568 
03 
0300179568 
L'arco trionfale del Sempione, o delle Vittorie, voluto dal vicerè Eugenio di Beauharnais per celebrare le glorie di Napoleone, fu edificato all'ingresso nord-ovest di Milano, sulla strada per Pariig, nell'area del Foro Bonaparte. Il consiglio comunale di Milano, in data 8 febbraio 1806, incaricò del progetto l'architetto Luigi Cagnola: i lavori ebbero nizio nell'autunno 1807 e continuarono senza interruzione fino alla primavera del 1814, quando il monumento era compiuto fino all'imposta degli archi minori ed arano stati realizzati in parte gli altorilievi celebrativi. Dopo la caduta di Napoleone, già nel 1816, si decise di continuare l'opera, trasformando il programma iconografico e mutando il nome in "Arco della Pace" (1818). Il cantiere riprese effettivamente nel 1826 e, alla morte del Cgnola, nel 1833, l'edificio era giunto all'altezza dell'architrave. La direzione dei lavori fu poi affidata a Carlo Londonio, Domenico Moglia e Francesco Peverelli; i due caselli daziari annessi all'Arco furono compiuti variando il progetto originale. La lunga vicenda costruttiva si concluse nel 1838, con l'inaugurazione avvenuta il 10 settembre, alla presenza dell'imperatore Ferdinando I.Le stampe conservate nell'Archivio Cagnola sono quasi tutte prove calcografiche. Va ricordato che l'architetto aveva ottenuto nel 1827 l'autorizzazione governativa di tenere in casa un torchio per tirare le prove dei disegni delle sue opere che si proponeva di far incidere (Pecchiai, 1927, p. 708). Un gruppo di prove di stampa, con otto soggetti diversi relativi all'Arco della Pace, può essere attribuito all'incisore lugenese Giacomo Mercoli, detto "Mercoli nipote" (1745-1825) per il confronto con quanto illustrato in un "Elenco e perizia dei diversi rami incisi delle opere lasciate dal Signor Marchese Cagnola", conservato presso l'Archivio di Stato di Varallo Sesia (Berengo Gardin, 1994, doc. 23). Il documento cita infatti "rami incisi a bulino da Mercoli", descritti come sei rami riproducenti la facciata, il fianco, lo spaccato, il piedistallo, la trabeazione, la sagoma dell'attico e due rami con le dodici varianti decorativedei rosoni. La datazione dell'intero gruppo dovrebbe essere compresa tra il 1816 e il 1825 (cfr. anche inv. 2491, 2501, 2503, 2516, 2520, 2526, 2536).Per qualche notizia si veda:Alberici, 1963, p. 145;Giani G., 1988;Berengo Gardin, 1994, doc. 23 
progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace 
Elementi architettonici: base di colonna; piedistallo 
progetto architettonico: piedistallo dell'Arco della Pace 
Milano (MI) 
0300179568 
stampa stampa di traduzione 
proprietà Stato 
carta/ acquaforte/ bulino 

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