motivi decorativi (decorazione plastica, complesso decorativo) by Boito Camillo, Ditta Noseda F.lli, Pogliaghi Lodovico, Compagnia Venezia Murano (ex Salviati), Tononi Ulderico, Ditta Marelli C. E Col da F (sec. XIX, sec. XX)

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decorazione plastica, complesso decorativo motivi decorativi
motivi decorativi (decorazione plastica, complesso decorativo) by Boito Camillo, Ditta Noseda F.lli, Pogliaghi Lodovico, Compagnia Venezia Murano (ex Salviati), Tononi Ulderico, Ditta Marelli C. E Col da F (sec. XIX, sec. XX) 
motivi decorativi (decorazione plastica, complesso decorativo) di Boito Camillo, Ditta Noseda F.lli, Pogliaghi Lodovico, Compagnia Venezia Murano (ex Salviati), Tononi Ulderico, Ditta Marelli C. E Col da F (sec. XIX, sec. XX) 
1934-1934 
post 1896-ante 1899 
decorazione plastica 
decorazione plastica (complesso decorativo) 
00183813 
03 
0300183813 
Poco dopo la conclusione dei lavori per la Casa di Riposo Giuseppe Verdi chiese espressamente al Ministro Baccelli (1900) di essere sepolto tra i suoi beneficati. Dal confronto tra il progetto per il pianterreno della Casa di Riposo firmato da Boito il 3 aprile 1896 e quello risalente al 18 maggio 1898 (Milano, Civico Archivio Storico, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella n. 274, protocollo n. 26785) risulta che sono state apportate delle modifiche, rispetto all'idea iniziale, nella zona oggi occupata dalla cripta. Nel disegno più antico infatti era inizialmente prevista un'apertura che avrebbe collegato il cortile con l'esterno, mentre in quello successivo tale spazio risulta chiuso e viene indicato come "loggiato". Tale modifica potrebbe essere dovuta al fatto che nel 1897 era morta Giuseppina Strepponi, la seconda moglie di Verdi, la quale è noto che aveva chiesto al marito di realizzare all'interno della Casa una cappella per gli ospiti. Probabilmente per questo motivo avvenne il cambiamento operato nei progetti indicati, sia per quanto riguardava il primo piano ove venne inserita la cappella (chiamata "tribuna"), sia al pianterreno con la collocazione della cripta. Nel medesimo archivio, all'interno della stessa cartella, sono conservate altre due piante successive, una del pianterreno l'altra del primo piano, eseguite nel 1902, in ciascuna delle quali viene menzionata sia la cripta che la tribuna (=cappella). Inoltre compare pure una terza pianta, datata 18 aprile 1903, fornita all'Archivio del Comune per richiedere l'abitabilità di varie parti dell'edificio, tra cui quella della cripta: da quest'ultima si evince che in tale data i lavori dovevano essere ultimati. Per quanto riguarda la decorazione della fronte esterna della tomba e della cappella sovrastante va sottolineato che essa rispecchia in buona parte il progetto originario di Boito e non risulta molto modificata nel corso degli anni seguenti. Dal confronto con una fotografia risalente al 1900 circa (Milano, Accademia di Belle Arti di Brera) il cambiamento più evidente è costituito dall'eliminazione della decorazione a fasce sovrapposte di fiorellini stilizzati nella parte superiore della facciata, operata probabilmente nel 1934 (si veda oltre). Gli anni di esecuzione dei lavori sono molto probabilmente quelli della realizzazione dell'intera Casa di Riposo (1896-1899). E' interessante ricordare che i mosaici che occupano i campi sopra le tre arcate vennero realizzati all'epoca della decorazione interna della cripta, commissionata e finanziata dalla cantante Teresa Stolz, e vennero compiuti su disegno di Lodovico Pogliaghi dalla Compagnia Venezia Murano (ex Salviati), presumibilmente poco dopo il 10 marzo 1902 (Archivio Casa, cart. Museo Cimeli). Alcune modifiche nella fronte esterna vennero apportate successivamente. Al 1934 risale il progetto dell'architetto Ulderico Tononi per il riassetto della facciata su disegno di Pogliaghi (si vedano la delibera di approvazione dei lavori per la fronte esterna della cappella della Casa datata 20 gennaio 1934 ed il prospetto della cripta di Tononi realizzato l'8 marzo 1934, Arch. Casa, cart. Museo Cimeli), che prevedeva il completamento con due pinnacoli cuspidati sugli angoli del timpano ed uno, di maggiori dimensioni, al centro (probabilmente risale a questo intervento il mutamento subito dalla ornamentazione della facciata nella parte superiore, precedentemente esaminato, con il quale si sostituirono i decori a roselline con un rivestimento in pietra serena naturale martellinata). Era stato inoltre progettato l'inserimento della fascia decorativa a mosaico in marmo posta sul loggiato, al di sopra degli ornati di Pogliaghi (si veda Lopez, 1988, p. 66-67). Durante i lavori del 1934, realizzati dalla Ditta Marelli e Da Col (si veda il documento citato, datato 20 gennaio 1934), venne apportata una modifica anche nella decorazione del timpano: al posto del pinnacolo centrale venne inserito un tamburo ottagonale, mentre i due pinnacoli di coronamento vennero notevolmente abbassati, come pure la cuspide di coronamento. Oltre alla fascia con mosaici e marmi del loggiato venne inserita anche una profilatura di simili motivi, che seguiva l'andamento cuspidato del timpano. Forse a questa campagna decorativa risalgono anche le vetrate policrome collocate nelle finestre della cappella al piano superiore. E' interessante ricordare invece che il piccolo giardino interno, collocato nel cortile, disegnato sicuramente da Boito, viene messo in opera dalla Ditta Fratelli Cattaneo Orticultori e Fioristi nel giugno del 1898 (Archivio della Casa, cart. Museo Cimeli) 
motivi decorativi 
decorazione plastica 
motivi decorativi 
Milano (MI) 
0300183813-0 
decorazione plastica 
proprietà privata 
vari 

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