Madonna con Bambino e santi (dipinto murale, ciclo) by Pezzi Domenico (attribuito) (sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300208686-0 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto murale, ciclo Madonna con Bambino e santi
Madonna con Bambino e santi (dipinto murale, ciclo) di Pezzi Domenico (attribuito) (sec. XVI)
Madonna con Bambino e santi (dipinto murale, ciclo) by Pezzi Domenico (attribuito) (sec. XVI)
1500-1520
Sui due contrafforti sono raffigurati, entro spazi rettangolari incorniciati da paraste con motivi geometrizzanti o a candelabra e disposti per registri, S. Marta; S. Gerolamo; S. Pietro; la Madonna del Soccorso con il Bambino, tre putti e in primo piano il demonio ("Cifulet"); S. Ambrogio e S. Gregorio; la Maddalena, il Beato Giorgio da Cremona mentre prega genuflesso di fronte ad un altare con il crocifisso; S. Paolo. Ritmano gli scomparti cornici architettoniche
dipinto murale (ciclo)
00208686
03
0300208686
Gli affreschi, evidente prodotto di un'unica mano, sono stati attribuiti da Longatti (Giovanni Andrea..., p. 296) ritenuti opera di Sigismondo de Magistris, più tardi M. Gregori (cit. da Cavadini, 1980) in una comunicazione orale li ha attribuiti a Giovanni Andrea Ghezzi e Bernardo de Donati, pittori che dipinsero nel 1515 la cappella di S. Caterina in S. Antonio a Morbegno (T. Salice, Per un codice di Carlo Giacinto Fontana, in "Boll. della Soc. Storica Valtellinese", n. 23 1970) ai quali l'autrice attribuisce i dipinti della cappella di S. Antonio. M. T. Binaghi Olivari invece, li giudica in consonanza stilistica con gli affreschi della cappella di S. Agata della chiesa gravedonese in questione e come quelli indica in Domenico di Pietro da Lugano l'autore (vedi scheda cappella di S. Agata per notizie autore in Leonardo Zenale, 1982). La Binaghi rileva in modo particolare affinità stilistiche tra la Madonna del Soccorso e quella di Ravecchia (Bellinzona), tra S. Gregorio e S. Gerolamo sempre in Ravecchia e opere di Domenico. Nota anche vicinanze tra gli affreschi di Gravedona e la pala del Luini nell'altare di S. Gerolamo nel Duomo di Como. Da ultimo sottolinea concordanze stilistiche tra i dipinti dei contrafforti, in modo particolare quello raffigurante la Madonna del Soccorso e quelli nel chiostro della chiesa che rappresentano l'Annunciazione. La presenza del Beato Giorgio da Cremona in questo ciclo è motivata dal fatto che questi fu l'iniziatore dell'Osservanza agostiniana in Milano (vedi M. L. Gatti Perer, Umanesimo a Milano. L'osservanza Agostiniana all'Incoronata, in "Arte Lombarda" 1980, p. 121).Restaturi: 1937, Sopr. dell'Arte Medievale e Moderna, Milano, Giuseppe Arrigoni e Marino Guandalini
Madonna con Bambino e santi
Sui due contrafforti sono raffigurati, entro spazi rettangolari incorniciati da paraste con motivi geometrizzanti o a candelabra e disposti per registri, S. Marta; S. Gerolamo; S. Pietro; la Madonna del Soccorso con il Bambino, tre putti e in primo piano il demonio ("Cifulet"); S. Ambrogio e S. Gregorio; la Maddalena, il Beato Giorgio da Cremona mentre prega genuflesso di fronte ad un altare con il crocifisso; S. Paolo. Ritmano gli scomparti cornici architettoniche
Madonna con Bambino e santi
Gravedona (CO)
0300208686-0
dipinto murale
proprietà Ente religioso cattolico
intonaco/ pittura a fresco
bibliografia specifica: Zenale Leonardo - 1982