Mosè (statua) di Salterio Stefano (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0300223750 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
statua Mosè
enit
Mosè (statua) di Salterio Stefano (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)
1750-1799
La statua, poggiante su grosso plinto di pietra grigia all'estremità sinistra della balaustra dell'ordine superiore, raffigura Mosè con ginocchio sinistro avanzato e piegato e con la tavola dei Dieci Comandamenti nella mano destra. Sul capo del profeta due raggi in metallo dorato; ampio panneggio
statua
00223750
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0300223750
La statua come le altre, che ornavano la facciata, è stata eseguita, secondo R. Rapella (1971) Ragni (1975) dallo scultore comasco Stefano Salterio nel periodo tra il 1770 e il 1780, anni in cui - da come risulta dal registro parrocchiale conservato nell'archivio della chiesa (in parte perduto per un incendio del seolo scorso) - è documentato che l'artista ricevette i pagamenti. Nei documenti rinvenuti non è segnalata l'intera serie delle statue, ma dai confronti fatti si può affermare che a parte il Redentore che risulta opera di altra mano (sconnessa nelle proporzioni, fattura affrettata e modesta), le altre statue sono frutto di una stessa produzione scultorea dell'intera facciata pur senza dubbio acquista nel periodo in cui lavorava il Salterio e per quanto riguarda la finestra centrale della fronte c'è la possibilità che fosse eseguita su disegno di Petro Ligari. Già Scurati Manzoni (1968, p. 3) sottolineava la fattura di queste statue (scolpite da mano esperta (?) individuandone l'artefice. La Magni in un lungo articolo dedicato al salterio (1975, p. 161) analizza l'intero percorso dello scultore, sottolineandone le tappe principali ed affermando che egli "appartiene alla schiera di coloro che scavalcarono l'esperienza romana, giunta a loro di riflesso e di seconda mano, e dopo un'educazione alimentata dal gran ceppo lombardo, furono soggiogati da artisi operosi nella sfera tedesca ed austriaca. Da essi assorbirono numerosi contenuti i quali vennero riproposti e rielaborati nell'ambiente lombardo, molto spesso con (?) contaminate dei ricordi (?) della loro prima educazione artistica".Bibliografia: Archivio parrocchiale di Morbegno, 1780; R. Rapella, in "Le vie del bene", gennaio 1971, Morbegno; R. Rapella, Le statue in pietra di S. Giovanni a Morbegno e lo scultore Stefano Salterio, in "L'Ordine" 6 ottobre 1972; M. C. Magni, Per Stefano Salterio scultore comasco del Settecento, in Arte Lombarda", 1975, pp. 154- 163; M. C. Ragni, Per Stefano Salterio scultore comasco del Settecento, in Arte Lombarda" 1975, pp. 154- 163
Mosè
La statua, poggiante su grosso plinto di pietra grigia all'estremità sinistra della balaustra dell'ordine superiore, raffigura Mosè con ginocchio sinistro avanzato e piegato e con la tavola dei Dieci Comandamenti nella mano destra. Sul capo del profeta due raggi in metallo dorato; ampio panneggio
Mosè
Morbegno (SO)
0300223750
statua
proprietà Ente religioso cattolico
metallo/ doratura
pietra bianca/ scultura