figura di soldato: alpino (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) - ambito italiano (sec. XX)

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monumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
monumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale figura di soldato: alpino
figura di soldato: alpino (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) - ambito italiano (sec. XX) 
figura di soldato: alpino (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) - ambito italiano (sec. XX) 
figura di soldato: alpino (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) - ambito italiano (sec. XX, sec. XX) 
figura di soldato: alpino (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) - ambito italiano (sec. XX, sec. XX) 
Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti a cippo) 
Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti. Costituito da un basamento modanato in pietra sopra il quale poggia la scultura in bronzo raffigurante un alpino. L’area del monumento ai caduti è delimitata da quattro pilastrini angolari raccordati fra loro da catene in ferro 
ca 1920-ca 1920 
post 1945-post 1945 
0303254227 
monumento ai caduti a cippo 
03254227 
03 
0303254227 
Fino agli anni 40’ del XX secolo, nella piazza centrale di Caravate era presente il monumento ai caduti di Giuseppe Vittorio Cerini di Arcumeggia (1920). Il monumento è stato poi rimosso e sostituito da altra statua (quella che vediamo attualmente), presumibilmente nel quadro del programma di requisizione di materiali metallici nel periodo della seconda guerra mondiale. Il basamento attuale in pietra è ancora quello originale (comunicazione orale). (Giuseppe Vittorio Cerini di Arcumeggia: frequenta l’Accademia di Brera a Milano perfezionandosi nel disegno. Si reca poi in Svizzera, a Ginevra e a Bienne. Si trasferisce a Torino, poi a Cagliari e a Roma. Attorno al 1885 torna a Torino. Negli anni 1888-1891 frequenta i corsi dell’Accademia Albertina e diviene collaboratore di Odoardo Tabacchi e poi di Davide Calandra. Comincia a presentare sue opere alle mostre della Società Promotrice di Belle Arti a Torino. Presenta opere anche in mostre all’estero (a Londra, in Francia, in Belgio e ad Anversa). Gran parte della sua attività è rivolta a produzioni funerarie commemorative e religiose, soprattutto a Torino, a Bra, a Virle e a San Benigno Canavese e nel varesotto (Besozzo, Casalzuigno, Cittiglio, Cuvio, Duno, Gemonio, Caravate). Si reca per un breve periodo in Argentina ed alcune sue opere vengono eseguite a Buenos Aires. Nel 1904 viene nominato Cavaliere della Corona d’Italia da Vittorio Emanuele III. La sua produzione artistica è sempre rimasta fedele alle forme classiche, pervasa da un sentimento più mistico negli ultimi anni della sua vita). (Armocida Giuseppe, Pozzi Gianni, Caravate: storia arte società - Gavirate Nicolini 1990; Armocida Giuseppe, Pozzi Gianni, Caravate: il nostro paese - Sangiano: Viganò 2004) 
figura di soldato: alpino 
45B : 45D313(+213) 
Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti. Costituito da un basamento modanato in pietra sopra il quale poggia la scultura in bronzo raffigurante un alpino. L’area del monumento ai caduti è delimitata da quattro pilastrini angolari raccordati fra loro da catene in ferro 
Caravate (VA) 
proprietà Ente pubblico territoriale 
figura di soldato: alpino 
bronzo/ fusione 
pietra/ sagomatura 

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