allegoria della Patria (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) by Rusconi Enrico (sec. XX)

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monumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
monumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale allegoria della Patria
allegoria della Patria (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) di Rusconi Enrico (sec. XX) 
allegoria della Patria (monumento ai caduti - a cippo, opera isolata) by Rusconi Enrico (sec. XX) 
ca 1920-ca 1925 
Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti. Sopra un alto basamento in pietra modanata è posto il gruppo scultoreo composto da un leone e una figura femminile che tiene una fiaccola e la catena spezzata, allegoria della Patria 
Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti a cippo) 
03265929 
03 
0303265929 
Enrico Rusconi (Viggiu’, 11 Febbraio 1857 – Ivi, 22 Agosto 1933): la sua passione per la scultura fu stimolata dalla frequentazione della casa degli scultori viggiutesi Buzzi Giberto dove apprende i primi rudimenti dell’arte scultorea manifestando sin da subito una notevole predisposizione all’arte. Dopo un breve tirocinio si trasferisce dapprima a Trento e successivamente a Brescia presso lo studio dello scultore Faitini, in seguito si recò a Torino presso lo studio di Bistolfi che lo convince a frequentare i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Lavora negli studi dei maggiori scultori di Monaco di Baviera, Zurigo e Ginevra e successivamente a Milano in quelli di Barzaghi, Miglioretti e Tabacchi. Ormai affermato decora il palazzo della famiglia Baragiola di Como. Apre successivamente uno studio in via Mirone per dedicarsi direttamente alle sue opere per una vasta clientela. Tra i suoi lavori citiamo “lo spazzacamino”, “il Mefistofele” e “la preghiera sotto il ponte” che vennero esposti a Londra. Nel 1884 si reca a Montevideo dove diviene, nel giro di un breve periodo, il protagonista della scena artistica, realizzando importanti monumenti. Al suo ritorno in Italia riprende la sua attività in quel di Como dove progetterà la statuaria per le decorazioni del “Grand Hotel plinius” realizzate in pietra artificiale. Diverse sue opere sono nel cimitero di Como ed in altri cimiteri lombardi. Le sue opere artistiche decorarono l’importante Esposizione voltiana del 1899 a Como. Nel 1904 costruisce la sua casa studio a Piamo di Bisuschio che decora con eleganti fregi di ispirazione Liberty. Vive e lavora a Viggiù sino alla sua morte. Viene sepolto nel cimitero di Bisuschio. (Castronno ai suoi caduti: 10 settembre 1922 – Varese: Tip. Maj e Malnati 1922; Bertolotti N., Castronno: memorie e testimonianze di una comunità – Comune di Castronno, Assessorato alla Cultura 1990; Bertoni Alberto/ P. Macchione/ C. Zanzi, Cara Castronno: ricordi del paese amato – Azzate, Macchione 1997; Ghiringhelli Robertino, Castronno e il Novecento – Comune di Castronno 2008) 
44A51(ITALIA)(+2) : 5(+11); 25 F 23 
allegoria della Patria 
Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti. Sopra un alto basamento in pietra modanata è posto il gruppo scultoreo composto da un leone e una figura femminile che tiene una fiaccola e la catena spezzata, allegoria della Patria 
allegoria della Patria 
Castronno (VA) 
0303265929 
monumento ai caduti a cippo 
proprietà Ente pubblico territoriale 
marmo 
pietra/ scultura 

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