due figure reggono un globo, figura maschile stante con animale steso a terra, putto con volatile, orso con colomba, soggetti profani, figura di guerriero stante, figura femminile tra due altari con fuoco acceso (decorazione pittorica) by Leonbruno Lorenzo (e aiuti) (sec. XVI)

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decorazione pittorica, nei punti mediani delle vele superiori due figure reggono un globo, figura maschile stante con animale steso a terra, putto con volatile, orso con colomba, soggetti profani, figura di guerriero stante, figura femminile tra due altari con fuoco acceso
due figure reggono un globo, figura maschile stante con animale steso a terra, putto con volatile, orso con colomba, soggetti profani, figura di guerriero stante, figura femminile tra due altari con fuoco acceso (decorazione pittorica) by Leonbruno Lorenzo (e aiuti) (sec. XVI) 
due figure reggono un globo, figura maschile stante con animale steso a terra, putto con volatile, orso con colomba, soggetti profani, figura di guerriero stante, figura femminile tra due altari con fuoco acceso (decorazione pittorica) di Leonbruno Lorenzo (e aiuti) (sec. XVI) 
1522-1522 
Nei punti mediani di otto dei venti segmenti di cornice rossa che contornano il vertice inferiore delle vele alte sono dipinte altrettante scene a monocromo entro quadri rosso bruno. Tali emblemata ricorrono in corrispondenza delle vele decorate con busti a finto marmo (con la sola eccezione dell’uomo barbuto in armatura al margine di sud-est). Ai lati del busto di uomo d’armi (Giulio Cesare?) sono due figurazioni: nella prima delle quali due figure reggono un grande disco, nella seconda un uomo sta per colpire con un bastone un animale a terra. Un puttino davanti ad un grosso volatile ed un orso a quattro zampe con una colomba compaiono ai fianchi del busto di giovane donna sul fianco occidentale, stesso lato della dama coi riccioli lunghi, cui si associano due scene, ognuna occupata da coppie figure colte in azioni non determinabili. Il busto di Cerere sul fianco orientale è accostato dalle immagini di un eroe in armatura, scudo e stendardo militare e di una donna, tra due are, intenta ad alimentare un il fuoco su di uno dei due bracieri 
decorazione pittorica 
03267432 
03 
0303267432 
Primo ambiente dell’appartamento di Grotta, la Sala della Scalcheria, dalla denominazione ereditata in epoca asburgica per aver ospitato l’ufficio che curava l’amministrazione di Palazzo Ducale, è spesso identificata nelle fonti dell’Archivio Gonzaga, come ‘Camera granda’ (il termine, non va trascurato, era anche utilizzato per la designazione di altri ambienti, magari accompagnato da ulteriori determinazioni). E’ il mandato di pagamento del 22 aprile del 1523 verso l’artista mantovano Lorenzo Leonbruno a determinare il suo impegno nell’apparato decorativo della sala: “Magnifico domino Thexaurario […] facia pagamento a magistro Lorenzo Liombruno pictor per altri tanti per lui spesi in depintori et doratori […] et la dita camera fu comencha adì 2 de aprile 1522 et è sta’ fornita […] adì 14 de decembre 1522” (ASMn, Archivio Gonzaga, Autografi, b. 7). In seguito alla precisazione dell’estensione del locale in braccia mantovane, nel documento si snocciolano i singoli apporti decorativi accompagnati dalla quantificazione di spesa: il riquadro bianco a grottesche della volta, l’oculo centrale dipinto ad olio, i cammei a fondo dorato con busti monocromi, le velette a fondo blu con grottesche, le lunette, gli intrecci fitomorfi alla moresca (conservati soltanto nello strombo della finestra sinistra: originariamente dovevano dar luogo ad una spalliera di verzura che ricopriva la parte inferiore delle pareti); unicamente il dipinto del sovracamino non è ricordato. La determinazione stringente di una messa in opera così serrata compresa tra il 2 di aprile ed il 14 di dicembre del 1522, fornisce la misura per intendere le differenti e molteplici personalità che lavorarono per il Leonbruno, pagato per “aver fatto dipinzer”, quale coordinatore di una équipe di specialisti “depintori et doratori”. Anche se le indicazioni vanno contestualizzate e valutate per quelle di un documento amministrativo, risulta chiaro che la richiesta e l’aspettativa non erano quelle di un precipuo intervento diretto del maestro. L’alta qualità del risultato mostra comunque una certa differenziazione tra un ‘fare grande’ presente nelle lunette, nell’oculo (nonostante le compromettenti ridipinture) e nello stesso camino, contrapposto alla pittura lenticolare in punta di pennello riservata alle minuziose e cavillose grottesche (la distinzione è data anche a livello tecnico per via delle diverse figurazioni da rappresentare: campiture fini a tempera per le grottesche, buon fresco per l’ampiezza pittorica delle lunette). Certo non va sottaciuto il breve soggiorno romano di Leonbruno nel 1521, proprio a ridosso del principio dei lavori. [SI PROSEGUE IN OSS - Osservazioni] 
31A + 45B + 25F3 + 25F23(ORSO) + 34B231 
soggetti profani 
due figure reggono un globo 
figura di guerriero stante 
figura femminile tra due altari con fuoco acceso 
figura maschile stante con animale steso a terra 
orso con colomba 
putto con volatile 
Nei punti mediani di otto dei venti segmenti di cornice rossa che contornano il vertice inferiore delle vele alte sono dipinte altrettante scene a monocromo entro quadri rosso bruno. Tali emblemata ricorrono in corrispondenza delle vele decorate con busti a finto marmo (con la sola eccezione dell’uomo barbuto in armatura al margine di sud-est). Ai lati del busto di uomo d’armi (Giulio Cesare?) sono due figurazioni: nella prima delle quali due figure reggono un grande disco, nella seconda un uomo sta per colpire con un bastone un animale a terra. Un puttino davanti ad un grosso volatile ed un orso a quattro zampe con una colomba compaiono ai fianchi del busto di giovane donna sul fianco occidentale, stesso lato della dama coi riccioli lunghi, cui si associano due scene, ognuna occupata da coppie figure colte in azioni non determinabili. Il busto di Cerere sul fianco orientale è accostato dalle immagini di un eroe in armatura, scudo e stendardo militare e di una donna, tra due are, intenta ad alimentare un il fuoco su di uno dei due bracieri 
nei punti mediani delle vele superiori 
due figure reggono un globo ; figura maschile stante con animale steso a terra ; putto con volatile ; orso con colomba ; soggetti profani ; figura di guerriero stante ; figura femminile tra due altari con fuoco acceso 
Mantova (MN) 
0303267432-3.5 
decorazione pittorica 
proprietà Stato 
intonaco/ pittura a tempera 
muratura/ intonacatura 
intonaco/ pittura a secco 
bibliografia specifica: Gamba C - 1906 
bibliografia specifica: Giannantoni N - 1929 
bibliografia specifica: Berzaghi R - 1992 
bibliografia specifica: Cottafavi C - 1934 
bibliografia specifica: Patricolo A - 1908 
bibliografia specifica: Conti A - 1995 
bibliografia specifica: Ventura L - 1995 
bibliografia specifica: L'Occaso S - 2009 
bibliografia specifica: Paccagnini G - 1969 
bibliografia specifica: Valli L - 2014 
bibliografia specifica: Algeri G. (a cura di) - 2003 
bibliografia di confronto: Brown C.M - 2005 
bibliografia specifica: Trevisani F./ Gasparotto D. (a cura di) - 2008 
bibliografia specifica: Bini D. (a cura di) - 2006 
bibliografia specifica: Ventura L - 1994 

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